La sua attività si concentra sull´informatica applicata alle scienze mediche e biologiche ed è riconosciuta a livello internazionale, come dimostrano la sua collaborazione pluriennale con l´Università del Michigan e le 72 pubblicazioni scientifiche. In particolare ha svolto ricerche sulla produzione di metodi statistici e software ora ampiamente utilizzati dalla comunità scientifica della genetica per scoprire geni e varianti che determinano le malattie.
I premi per promuovere la ricerca scientifica sono previsti dalla legge provinciale sulla ricerca e l'innovazione, "con l’obiettivo di finanziare e valorizzare le attività di ricerca portate avanti sul territorio altoatesino", ha ricordato il presidente Arno Kompatscher. Il premio di ricerca dell'Alto Adige, nato nel 2013 e giunto alla sua terza edizione, viene assegnato a cadenza biennale dalla Giunta e si alterna con il premio scientifico per l'Alto Adige. Promotrice e responsabile dell'iniziativa è la Ripartizione innovazione, ricerca e università. La giuria era composta da Günther Bonn (direttore dell´istituto di analisi chimica, Università di Innsbruck), Andrea Abel (direttrice dell'istituto di multilinguismo Eurac), Jennifer Berger (direttrice della ricerca Laimburg), Nicola Pugno (professore di nanotecnologie, Università di Trento), Massimiano Bucchi (professore di sociologia dell'innovazione, Università di Trento) e presieduta da Evelyn Kustatscher (paleontologa del Museo di scienze naturali).