In questo modo le famiglie avrebbero maggiori possibilità di occuparsi dei propri figli, permettendo un risparmio per l’ente pubblico che, altrimenti, sarebbe chiamato a prestare direttamente assistenza".
"Il secondo punto, altrettanto importante, riguarda tutte le realtà e le associazioni che con passione e competenza prestano attività di supporto alle famiglie ma che, troppo spesso, non sono considerate come meriterebbero. Occorre dare un riconoscimento formale al loro ruolo e un coinvolgimento attivo e strutturale nell’implementazione delle politiche, nella scrittura delle norme. Penso all’intero circuito delle realtà che, ad esempio in Trentino, svolge con grande competenza ed entusiasmo un ruolo estremamente importante sia sul piano sociale che dell’inserimento lavorativo e che hanno ottenuto risultati particolarmente significativi", precisa il senatore Panizza.
L’ultima richiesta - introdotta dall'ordine del giorno Panizza - concerne il sostegno ai soggetti in grado di autogestirsi per favorire la loro autodeterminazione, attraverso un più forte coinvolgimento dei movimenti e delle piattaforme di autorappresentanza. Non si tratta di scavalcare le famiglie, ma di dare, laddove possibile, ancora più forza ai processi di inclusione sociale e lavorativa. "Alcune settimane fa, all’Open day organizzato a Trento da Casa Serena - ha spiegato il parlamentare del PATT - ho potuto constatare di persona i passi in avanti compiuti e la grande attenzione che è maturata sulle politiche a favore della disabilità: ne è riprova anche la legge sul Dopo di Noi recentemente approvata dal Parlamento"
"Nelle prossime settimane – ha concluso Panizza – presenterò, in collaborazione con ANFASS, una specifica proposta di legge che ruoti attorno ai punti dell’ordine del giorno, in particolare il diritto alla pensione per chi assiste, come essenziali per la tutela e l’aiuto alle persone affette da sindrome Down e alle loro famiglie".