Nello specifico la classificazione si riferisce ai tratti superiori dei numerosi ruscelli alimentati dai depositi nevosi e dalle precipitazioni con una distanza dalla sorgente inferiore ai cinque chilometri. "Sono numerosi in Alto Adige questi ruscelli ancora allo stato naturale e quest’anno abbiamo deciso di dedicare loro una particolare attenzione", afferma l’assessore provinciale all’ambiente, Richard Theiner.
"Queste tipologie di corsi d’acqua sono caratterizzate da un forte dislivello, una corrente rapida, una temperatura dell’acqua costantemente bassa ed un elevato contenuto di ossigeno", aggiunge Alberta Stenico, direttrice del laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente. I pesci in grado di vivere in questo habitat particolarmente turbolento sono pochi, mentre vi è una particolare ricchezza di animali di piccole dimensioni: tra questi, ad esempio, il verme piatto Crenobia alpina. Anche i ruscelli alpini, in misura crescente, vengono utilizzati a scopo irriguo e per questa ragione, secondo gli esperti del laboratorio biologico, è necessario siano sottoposti ad una particolare tutela.