Sì, perchè se ci si impegna sia sul lato pratico sia su quello teorico per definire compiti e scopi di relazioni efficaci, la cura può attivamente porsi come attività “salvifica” in vista di un miglioramento delle condizioni di vita dell’individuo, a prescindere dalla sua età anagrafica.
Il convegno, ideato e organizzato dal professor Antonio Lera, in collaborazione con il Rotary Club Teramo Est, il Rotary Club Pescara Ovest Gabriele D’Annunzio, il Rotary Club Lanciano, il Rotary Club L’Aquila Gran Sasso e le associazioni culturali La Luna di Seb e Agape - Caffè Letterari d’Italia e d’Europa, ha inoltre concesso l’occasione al professor. Trabucchi di presentare l’ultimo dei suoi 20 libri,
"Cura - Una parola del nostro tempo", focalizzato sulla cura delle problematiche prettamente legate alla terza e quarta età, con particolare riferimento alle patologie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson) e alle dirette conseguenze che possono derivare da tali condizioni mediche. Il testo presentato dal professor Trabucchi ha suscitato da subito curiosità nel pubblico presente ed ha altresì ispirato gli ulteriori argomenti su cui ha vertito il convegno nelle persone di Antonio Lera, Eugenio Flajani Galli, Nicoletta Verì, Gaetano Luca Ronchi, Siriano Cordoni e Gioia Salvatore.
Nello specifico il professor Antonio Lera ha fatto da moderatore d’eccezione all’intero convegno, mentre il dottor Eugenio Flajani Galli - psicologo, psicosessuologo e autore giuliese - si è soffermato invece sugli aspetti mnemonici dell’invecchiamento, evidenziando il ruolo adattivo che le associazioni mnemoniche possono rivestire nell’aiutare la vita quotidiana degli individui “in là con gli anni”, ma anche le peculiarità proprie dello stile di vita della quarta età; gli altri relatori hanno infine disquisito del rapporto tra avanzare dell’età e stato di salute psicofisico.
Dopo la presentazione a latere del master in R.E.N.P., la serata si è conclusa in un simposio - ovvero una cena con dibattito relativo al convegno tenutosi in precedenza - a cui hanno partecipato i relatori tutti nell’incantevole cornice di Giulianova Lido. Una città le cui bellezze artistiche e naturali hanno molto colpito il professor Trabucchi, il quale si è da subito “innamorato di una sì ridente e accogliente cittadina”.