"Dobbiamo cambiare tipo di approccio - ha detto Minotti - oggi andare in montagna significa rispettare l'ambiente, ma anche apprendere qualcosa di nuovo e in questo senso numerosi sono i corsi che vengono proposti e che vedono i rifugisti in prima linea".
Il presidente del Cai Milano è partito dalla vocazione e dallastoria dei rifugi, poi è passato alle loro funzioni, quelle originali e quelle di oggi, con uno sguardo allo scenario futuro.
Durante il seminario, organizzato all'Unimont di Edolo (Brescia), che ha visto l'introduzione in teleconferenza della coordinatrice Anna Giorgi, è stato anche proposto un focus sulla frequentazione, sono state presentate le modalità gestionali ed organizzative e le loro specificità. Inoltre ci sono state due testimonianze di Luca (gestore del rifugio Bignami in Valmalenco) e Alex (gestore dei rifugi in Grigna) che hanno illustrato la loro attività, la gestione di clienti stranieri e l'utilizzo delle Rete , in particolare dei social per mettersi in contatto con il mondo dell'alpinismo. Infine il presidente Massimo Minotti ha annunciato un progetto ambizioso: collocare una webcam in ogni rifugio.