L’intento di far dialogare e interagire gli attori impegnati nei territori montani è riuscito con successo: circa ottanta partecipanti provenienti non solo dalla Regione Alpina, ma anche da Roma e da Berlino, hanno partecipato con entusiasmo a questa iniziativa per indagare e proporre delle buone pratiche per lo sviluppo di una circular economy nelle aree montane.
"L’esperienza è stata molto positiva – racconta la professoressa Anna Giorgi dell’Università della Montagna – Emerge vitalità e dinamismo delle Alpi, i cui operatori sono più che propositivi, ma anche consapevoli delle fragilità dovute alla mancanza di politiche specifiche sulla montagna. In tutti i tavoli di lavoro è, inoltre, emersa l’importanza delle reti e del networking, della cooperarazione e collaborazione tra i diversi stakeholder affinché l’innovazione di metodo e di strumento, oggi possibile, renda le montagne competitive".
Unimont si connota sempre di più, a livello nazionale e internazionale, come polo universitario innovativo sul territorio montano che organizza momenti di scambio e confronto sulle buone pratiche per le montagne.