Dal nuovo piano di perimetrazione emerge inoltre l’accorpamento delle unità esercizio Malegno e Cedegolo, nonostante il territorio di Malegno possieda tutte le caratteristiche per continuare ad essere un’unità autonoma.
Inoltre Enel, che fino ad oggi sviluppato l’attività di guardiania delle dighe esclusivamente con personale proprio, per ridurre i costi ha adottato in via sperimentale un progetto per la gestione con risorse in appalto delle attività di guardiania delle dighe. Tale scelta, se dovesse andare a regime comporterebbe seri rischi per il territorio; il sistema di vigilanza, infatti, per essere sostenuto necessità del coinvolgimento di manutentori elettromeccanici che si avvicendano in diga con cadenza periodica, garantendo con la loro professionalità la corretta gestione degli impianti e la sicurezza delle popolazioni che vivono a valle di questi bacini. La guardiania è un’attività delicatissima per il mantenimento della sicurezza ambientale e, a parere dell’interrogante, viste anche le condizioni meteorologiche sempre più caratterizzate da eventi estremi, da presidiare con personale altamente qualificato, è necessario che sia svolta in forma diretta."
Il parlamentare del Carroccio ha quindi chiesto ai due ministri "se il Governo intenda assumere ogni iniziative di competenza affinché Enel spa riveda le proprie scelte strategiche in merito alla definizione geografica delle Unità territoriali e Unità di esercizio, in modo da tenere il più possibile in considerazione le caratteristiche del territorio bresciano e le esigenze delle unità lavorative" e "se il Governo non ritenga opportuno valutare la possibilità di assumere ogni iniziativa di competenza nei confronti di Enel spa per far sì che il servizio di guardiania delle dighe continui ad essere svolto in forma diretta, a garanzia del mantenimento di elevati livelli di sicurezza nella gestione degli impianti ubicati nel territorio bresciano."