Fra poche settimane, a lavori conclusi, questo tratto di Valcamonica potra' disporre di opere all'avanguardia per la difesa dalle piene e dalle frane".
Lo dichiara l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, che questa mattina ha effettuato a Sonico (Brescia) un sopralluogo in vista della chiusura di due importanti cantieri alla confluenza del Torrente Val Rabbia con il Fiume Oglio, finanziati da Regione Lombardia nel 2014 con 4 milioni di euro.
DISSESTO DELLA ZONA
"Questa zona storicamente interessata da fenomeni di dissesto - prosegue Viviana Beccalossi - aveva subito un duro colpo prima nel 2012, quando una colata di detriti aveva distrutto le opere di difesa presenti, spazzato via un ponte e messo in pericolo gli abitanti della frazione di Rino. Poco piu' di un anno dopo, la piena dell'Oglio aveva eroso gli argini con altri danni considerevoli".
INTERVENTI
"Gli interventi oggetto della visita di oggi, hanno riguardato - aggiunge Beccalossi - il risezionamento del torrente Val Rabbia dal Ponte di Rino al fiume Oglio, per consentire il miglior deflusso delle acque e la ricostruzione di una più ampia sezione dell'Oglio per consentire il deposito di eventuali futuri detriti in condizioni di sicurezza per il transito lungo l'adiacente strada provinciale. Ringrazio le imprese per la loro efficienza - conclude Viviana Beccalossi - oltre al Comune di Sonico e la Comunità montana Vallecamonica che hanno curato gli appalti e l'affidamento dei lavori. In meno di due anni siamo passati dal confronto col territorio al finanziamento, fino alla progettazione ed esecuzione delle opere in modo trasparente ed efficiente".
Negli anni 2012 e 2013 una montagna di 400mila metri cubi di rocce e fango aveva spazzato via il vecchio ponte, parte della val Rabbia riempiendo la valle e anche seppellendo la statale 42. In pochi mesi di cantiere sono stati rimossi oltre 500mila metri cubi di materiale, scavato nel letto del fiume per oltre un chilometro di lunghezza scendendo fino a 12 metri sotto il livello della strada e con uno grande lavoro d’ingegneria sono stati alzati 7 mila mc di scogliera e ora il nuovo invaso è in grado di reggere e contenere un’altra colata delle dimensioni di quella del 2012 e i lavori dovrebbero concludersi entro marzo.