E già per 11 specializzati nello sci nordico il percorso si è concluso positivamente.
Ma come detto, dalla prossima settimana inizierà un intenso tour de force che interesserà oltre 300 professionisti della neve: A Passo Lavazè dal 4 al 6 aprile “torneranno a scuola” 18 maestri dello sci nordico mentre a metà mese 60 specialisti dello sci alpino lavoreranno a Pampeago e altri 160 a Madonna di Campiglio dove è previsto anche il corso di aggiornamento per 60 maestri dello snowboard. Se a questo si aggiungono gli oltre cento maestri che ad inizio stagione hanno partecipato al corso ospitato Andalo, sulla Paganella, i numeri della stagione diventano veramente importanti.
“Aggiornarci costantemente sul piano tecnico è basilare – commenta il presidente del Collegio dei Maestri di Sci del Trentino – e per questo tutti i nostri 2.900 maestri devono frequentare con cadenza quadriennale i corsi professionali organizzati dal Collegio. Seda un lato la passione è uno dei motori che anima la nostra categoria, che ricordo impersona di fatto il ruolo di ambasciatore dell’offerta invernale del Trentino, dall’altro è proprio la costante attività di aggiornamento a dare la garanzia ai nostri ospiti e clienti di poter contare su professionisti di alto profilo. Aspetto questo, che unanimemente ci è riconosciuto. Più in generale i Maestri e le scuole del Collegio provinciale di Trento hanno un ruolo e una valenza non solo tecnica ma anche sociale, perché costituiscono un significativo punto di riferimento quotidiano per i nostri ospiti. E se è vero che una rondine non fa primavera non sono certamente alcuni sporadici episodi a macchiare il lavoro di una intera categoria, la cui attività è diffusa in tutte le aree sciistiche del Trentino al servizio dei 2,9 milioni di turisti invernali del Trentino, di cui 500 mila sono clienti”.
Per tracciare i bilanci finali si ha tempo conclude Panizza, “ma già ora voglio ringraziare le società impiantistiche “per il grande lavoro svolto anche in questa stagione”.
Ad inizio stagione in Trentino vi erano 2.337 maestri di sci alpino, 413 maestri di snowboard e 145 maestri di sci nordico. Di questi 397 hanno anche la qualifica di direttore di scuola, 132 la specializzazione in telemark, 41 in freestyle e 179 in Freeryde. E poi 489 hanno l’abilitazione all’insegnamento in inglese, 116 in tedesco e 24 in francese. Insomma una vera a propria realtà multilingua capace di soddisfare le richieste dei sempre più numeri ospiti stranieri. Non meno significative sono le specializzazione: 373 maestri per l’insegnamento ai bambini e i 204 maestri titolari all’insegnamento delle discipline sciistiche alle persone disabile. Quest’ultimo credo sia un aspetto importante considerando che nel 2026 il Trentino ospiterà i tradizionali Giochi Olimpici ed anche quelli Paralimpici”. Numeri destinati ulteriormente a crescere all’avvio della prossima stagione invernale