Caldes - Addio all'artista solandro Paolo Vallorz, morto a Parigi all'età di 86 anni. Originario della Val di Sole, nato a Caldes (Trento) il 3 agosto 1931, era divenuto uno dei riferimenti dell’arte figurativa mondiale. Incontrò la pittura già in giovane età, frequentando per un anno, nel 1948, l'Accademia di Belle Arti a Venezia, sotto la guida del Maestro Guido Cadorin. L'anno successivo si trasferì a Parigi, dove frequentò l'Accademia Libera della Grande Chaumière du Montparnasse. Per evitare il servizio militare visse in clandestinità. In questi anni frequentò Alberto Burri, César, Yves Klein, Giacometti e Pierre Restany nel quartiere latino. La sua produzione di quegli anni fu di carattere astratto, inizialmente opere geometriche, quindi informali. 
Negli anni della maturità, Paolo Vallorz (nella foto) riacquistò personalmente le opere di questo periodo per distruggerle, in quanto non si riconosceva più in quanto realizzato. Eseguì numerosi oggetti in ferro battuto e l'altare della chiesa di Vermandovilliers nella Francia settentrionale.
Nel 1956 fu conquistato dalla passione per le macchine da corsa: con Jean Tinguely progettò, realizzò e guidò una vettura nella 24 ore di Le Mans del 1958. Riprese poi a dipingere, privilegiando i paesaggi, soprattutto della sua valle natia, la Val di Sole. Nella prima metà degli anni Sessanta espose a New York, due volte, partecipò a svariate collettive a Parigi ed a Tolosa, ottenne anche il primo premio di pittura alla Tate Gallery di Londra.
Nel 1967 espose alla Gallerie Claude Bernard a Parigi, nel 1970 a Castel Caldes presentò una personale, poi due esposizioni a Milano ed una a Torino. Sempre in questi anni partecipò ad importanti mostre collettive a Darmstadt e Pittsbourgh.
Si occupò anche di rivalutare e riqualificare l'opera di un gruppo di artigian-artisti della Val di Sole, fra cui spiccano gli artisti: Mauro Pancheri, Albino Rossi e Luciano Zanoni; l'artigiano Bruno Baggia. Nel 1978, a Milano, ci fu l'esposizione della serie «Albe e tramonti».