Sonico - Sopralluogo di tecnici, geologi e sindaco di Sonico sul luogo dello smottamento che ha fatto scattare l'allarme nella tarda serata di ieri ed evacuare l'intera frazione di Rino.
Dopo la mobilitazione della notte, che ha visto impegnati i vigili del fuoco del distaccamento di Edolo con due squadre, i colleghi di Ponte di Legno con la fotoelettrica per illuminare la zona, e di Darfo Boario, quindi i volontari della Protezione Civile di Sonico e Malonno, i carabinieri della stazione di Edolo, guidati dal Maresciallo Capo Rosario Fazio e gli amministratori locali, con in testa il sindaco Gian Battista Pasquini, in mattinata sono state verificate le condizioni dell'area a rischio e c'è il ritorno alla normalità, con il rientro della famiglie nelle rispettive abitazioni.
Il sindaco di Sonico, Gian Battista Pasquini, che alle prime luci dell'alba ha sorvolato con un elicottero e i tecnici e geologi della Provincia di Brescia, ha verificato di persona l'area che ha fatto scattare l'allarme nella zona. "Questa situazione - ha spiegato il sindaco Gian Battista Pasquini - è dovuta a una bomba d'acqua che ha interessato la parte alta delle valli soprastanti Sonico". "Questa volta non ha interessato il canale del Re - prosegue - ma una vallata laterale, dove si sono staccati sassi e terra per la forza della pioggia".
Il primo cittadino di Sonico ha elogiato e ringraziato tutte le forze che dalla serata di ieri si sono mobilitate per l'evacuazione della frazione Rino. Le famiglie hanno trascorso la notte da amici e parenti e in mattinata hanno fatto ritorno a casa. La statale 42 è stata chiusa precauzionalmente quattro ore nella notte e già all'alba è stata riaperta.