Ecco il dettaglio: pulizia della briglia posta in val Rabbia a 500 metri al di sopra della frazione Rino, che l'altra notte ha bloccato all'incirca diecimila metri cubi di materiale fangoso e di detriti ed e' attualmente riempita per i due terzi della sua capacità; ripristino della strada di accesso alla briglia, lungo la val Rabbia, che e' stata scalzata in alcuni punti dalla colata di fango; altri lavori di pulizia, ripristino e sistemazione dell'alveo del torrente, tra i quali la demolizione di un grosso masso di circa 30 metri cubi, staccatosi dalla parete della montagna e finito in mezzo al torrente Rabbia, il cui materiale verrà poi usato per rinforzare la strada di accesso alla briglia; ripristino della completa funzionalità del sistema di monitoraggio delle colate detritiche formate dalle cosiddette "catene", le funi a strappo collegate ai sensori di allarme, due delle quali sono state divelte dalla colata di fango.
Tutti gli interventi saranno finanziati da Regione Lombardia con decreto della Direzione generale Territorio e Protezione civile e assommeranno a circa 150mila euro, permettendo così al Comune di Sonico di dare il via ai lavori nel minor tempo possibile.
"La nostra attenzione per la sicurezza del territorio e delle popolazioni e' sempre costante e al massimo livello - ha commentato l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni (nella foto) -. La manutenzione del sistema di monitoraggio e di allarme e il Piano di Protezione civile locale, che l'altra notte hanno avuto un ruolo decisivo nell'evitare danni a persone e abitazioni, erano stati recentemente rifinanziati da Regione Lombardia, e negli ultimi anni abbiamo investito più di 6,5 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'abitato di Sonico e delle infrastrutture vicine, con la ricostruzione del ponte spazzato via nel 2012, la costruzione di un rilevato a difesa della strada e della ferrovia Brescia-Edolo, e numerose altre opere di rifacimento e potenziamento degli argini e delle sponde del torrente Rabbia e del fiume Oglio. Oggi, con questi ulteriori fondi, testimoniamo una volta di più alle popolazioni della Valle Camonica la nostra attenzione e la nostra vicinanza".