Sonico - "Grazie all'ottimo lavoro della Protezione civile comunale e dei volontari del Vigili del fuoco di Edolo, prontamente allertati dal sistema di monitoraggio sperimentale installato nel bacino della val Rabbia, e grazie alle opere di difesa del suolo a suo tempo volute e finanziate da Regione Lombardia, la colata di fango e detriti non ha causato alcun danno a persone o cose", ha affermato l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, dopo l'evento calamitoso che ha interessato nella notte il comune di Sonico (Brescia), scatenato dall'ennesima "bomba d'acqua estiva".
"Il bollettino della Protezione civile - ha spiegato Foroni - specifica come un forte temporale e le alte temperature, verificatesi nella tarda serata di ieri, siano alla base della colata di detriti e fango scesa dalla Val Rabbia - Valle di Bompiano e che ha riguardato il centro abitato di Rino, in comune di Sonico, rendendo necessaria l'evacuazione dalle proprie case di circa 150 persone e la chiusura a scopo precauzionale della Strada Statale 42".
Le sirene di allarme, attivate dallo strappo delle funi di monitoraggio esercitata dall'onda di fango che scendeva a valle, sono suonate alle 23,45 mettendo immediatamente in moto l'Unita' di Crisi Locale, come da protocollo operativo della Protezione civile regionale e comunale.
"La nostra attenzione per la sicurezza del territorio e delle popolazioni è sempre al massimo - ha aggiunto Foroni - La manutenzione del sistema di monitoraggio e di allarme e il Piano di Protezione civile locale sono stati recentemente rifinanziati da Regione Lombardia, e negli ultimi anni abbiamo investito 4,5 milioni di euro per la messa in sicurezza dell'abitato di Sonico e delle infrastrutture, con la ricostruzione del ponte spazzato via nel 2012, la costruzione di un rilevato a difesa della strada e della ferrovia Brescia-Edolo, e numerose altre opere di rifacimento e potenziamento degli argini e delle sponde del torrente Rabbia e del fiume Oglio".