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Il colonnello Rivola lascia Bolzano: i risultati raggiunti

Destinato al Comando Generale dell’Arma a Roma come Capo dell’Ufficio Cooperazione Internazionale

Bolzano - Il colonnello Raffaele Rivola lascia il comando dei carabinieri dell’Alto Adige: dopo tre intensissimi anni al Comando dei mille carabinieri dell’Alto Adige, è stato destinato al Comando Generale dell’Arma a Roma, come Capo dell’Ufficio Cooperazione Internazionale.

Per il Colonnello Rivola, 47 anni, orginario di Ravenna, non è un trasferimento come tutti gli altri, per diversi motivi. Prima di tutto le emozioni: "Tra i boschi e sulle cime delle Dolomiti ci sono i più bei ricordi della mia infanzia. Vi trascorrevo fino a due mesi ogni anno con i miei nonni e i miei genitori”, ricorda l’ufficiale che con l’Alto Adige ha un legame profondo, fin dalla più tenera età. Da sempre appassionato di montagna in tutte le sue declinazioni sia naturalistiche sia sportive, dall’arrampicata allo sci, allo scialpinismo, il Colonnello Rivola è arrivato nel settembre 2021 con alle spalle una vasta conoscenza del territorio, non solo geografica. Studioso di storia e geopolitica, conosceva fin da prima le dinamiche socio-politiche e culturali della provincia. La capacità di interpretare e collegare i fatti e i luoghi gli ha permesso di essere efficace fin dal primo giorno, senza necessità di ambientamento. Per questo ha ringraziato prima di tutti il Presidente Kompatscher e la Giunta Provinciale: “mi hanno offerto fin da subito una collaborazione incondizionata”.

Al suo arrivo a Bolzano direttamente dagli Emirati Arabi, dove aveva lavorato per conto dello Stato Maggiore della Difesa, il colonnello Rivola aveva esordito indicando tra principali obiettivi della sua azione la delinquenza giovanile e la sicurezza della vita quotidiana, con particolare attenzione ai reati predatori. “Molti dicevano che si trattava di conseguenze del lungo periodo di covid, ma con una più attenta analisi si percepiva che erano dinamiche più complesse, collegate all’evoluzione della società e al mondo dei social. Mi ricordo che ne abbiamo parlato a settembre 2021 nel primo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica cui ho partecipato, a seguito di fatti successi a Laives. È per noi un motivo di soddisfazione aver ricevuto proprio pochi giorni fa dal sindaco di Laives Seppi e dall’ex sindaco, ora assessore provinciale Bianchi, i complimenti per l’operato dell’Arma che ha permesso di neutralizzare questi episodi”.
Analogo scenario a Merano, dove oltre a casi di delinquenza giovanile il colonnello Rivola e i carabinieri hanno affrontato fenomeni di criminalità diffusa. Anche in questo caso diversi casi sono stati risolti e il livello di sicurezza percepita è migliorato, come è stato ricordato nell’incontro col sindaco Dario Dal Medico, due giorni
fa. Al riguardo il Comandante ha ringraziato il Commissario del Governo, Vito Cusumano, per “l’opera costante di indirizzo e coordinamento delle forze di polizia del territorio, assicurandone la sinergia in un’ottica di equilibrato e bilanciato impiego”, ricordando l’ottima collaborazione con i vertici delle altre forze di polizia.
Delinquenza giovanile e criminalità diffusa sono spesso due aspetti collegati e anche di fronte ai successi non si deve abbassare la guardia e occorre tener conto della complessità del fenomeno: “l’intervento delle forze dell’ordine, anche quando si conclude con un arresto per un reato tentato o con una misura di prevenzione, riguarda sempre un soggetto che purtroppo ha già intrapreso la strada della delinquenza. Occorre prevenire le cause della devianza, con un’azione congiunta non solo delle forze dell’ordine, ma anche degli altri attori sociali come scuole, enti locali e servizi sociali” afferma il Colonnello.
È per questo motivo che, anche se nei primi nove mesi del 2024 il numero di arresti è aumentato del 13% rispetto all’anno’ precedente, occorre non dimenticare mai la dimensione sociale dei fenomeni.
L’aspetto prevalente per i cittadini resta la prevenzione dei fenomeni che destano maggiore allarme sociale. In quest’ambito, negli ultimi tre anni si registra una costante e sensibile diminuzione, anche e soprattutto nelle zone dove le Stazioni Carabinieri sono l’unico presidio di polizia. A livello provinciale solo nell’ultimo anno, sono diminuiti del 10% i borseggi, del 25% i furti negli esercizi commerciali, del 20% le rapine e del 40% le rapine sulla pubblica via. Importante al riguardo anche l’azione originale e specifica sviluppata dai carabinieri con i controlli sui mezzi pubblici e con i servizi a piedi nei centri urbani.
Diverse le operazioni contro forme di criminalità organizzata e gruppi criminali nel territorio. Il Colonnello Rivola ne ha volute ricordare in particolare tre: “la disarticolazione di una rete di trafficanti di stupefacenti nel 2023 ad opera della Compagnia di Egna, con il sequestro di diverse decine di chilogrammi di droghe tra Monza e le Province di Bolzano e Trento; e poi l’arresto di un gruppo responsabile di furti in abitazione e rapine in Val Pusteria nel 2024.
Ma prima ancora, nel 2022, la banda responsabile dei furti ai bancomat con la tecnica del jackpotting, ovvero il sabotaggio degli sportelli automatici e la forzatura del sistema per mezzo di hacker che ottenevano così l’erogazione del contante. Dopo quell’operazione non abbiamo più avuto casi del genere in provincia”.
Sulla criminalità organizzata di tipo mafioso ha evidenziato che: “L’economia sudtirolese è ancora poco permeabile perché strutturata prevalentemente su base familiare. Ciononostante, ho imparato nei tanti anni di lotta alla ‘ndrangheta che la criminalità organizzata non si ferma davanti a nessun ostacolo, quando ci sono
grossi interessi economici. E le infiltrazioni possono estendersi anche agli enti pubblici e alla politica. Per questo stiamo lavorando molto a livello informativo e investigativo. Oltre alle attività delle forze dell’ordine serve diffondere tra operatori economici e amministratori locali consapevolezza dei rischi, aiutandoli a riconoscere i segnali dei tentativi di infiltrazione e a comunicarceli rapidamente”.
Il Colonnello ha inoltre ricordato l’importanza dell’attività informativa per captare segnali di radicalizzazione terroristica, una dimensione da lui vissuta direttamente quando si trovava al Reparto Antiterrorismo del ROS: “nel 2015 il ROS ha smantellato una cellula jihadista basta a Merano; questo fa capire che il web rende ovunque i giovani vulnerabili alle suggestioni e ai tentativi di reclutamento da parte delle organizzazioni terroristiche. Non è necessario commettere grossi attentati in luoghi simbolici per generare terrore. Basta anche un accoltellamento o investire persone con un’auto ad esempio ai mercatini di Natale”.
Diversi anche i momenti difficili da superare, comprese le criticità che in un territorio come quello altoatesino non ci si attenderebbero. Il Comandante, che ha sempre condiviso in prima linea le attività con i propri collaboratori, lo ha ricordato rispondendo alle domande in conferenza stampa: Ci sono stati diversi momenti
difficili, tutti superati grazie al supporto dei miei bravissimi collaboratori. Più recentemente posso senz’altro citare la direzione delle operazioni in occasione del duplice omicidio a San Candido di questa estate. Nell’assumermi la responsabilità di decidere l’intervento del Gruppo di Intervento Speciale in un contesto urbano molto delicato e in piena stagione turistica ho dovuto svolgere in tempi rapidi e con freddezza una analisi molto complessa. Una vera sfida“.
L’Arma di Bolzano si è tenuta in questi anni al passo coi tempi. Anche con l’intensificazione dei servizi di controllo nelle aree montane: “In estate abbiamo una crescita esponenziale di turisti, ed è come se tutti gli abitanti di un grande capoluogo di provincia venissero sui nostri rifugi e sentieri, con e-bikes e impianti di risalita. Sempre più reati si verificano anche lì, ed è necessario essere presenti con nostre unità. Pattugliamo quindi anche sentieri e malghe a piedi e con e-bikes. Diversi reati e infortuni sono stati prevenuti… e in un caso è stata anche salvata la vita di una persona colpita da infarto su un sentiero”. Nel corso della conferenza stampa sono state ricordate le numerose iniziative di contatto con i cittadini, dalla attività di formazione e collaborazione con i nonni vigili, al diario scolastico dei carabinieri distribuito grazie al Comune di Bolzano nelle scuole, alle attività di sensibilizzazione degli anziani contro il fenomeno delle truffe da parte di falsi avvocati o appartenenti alle forze dell’ordine: “È uno dei crimini più odiosi perché le vittime anziane, che cedono tutti i loro risparmi che intendevano lasciare agli eredi maturano un senso di colpa e di fallimento che li accompagna per il resto della loro vita; il trauma psicologico è irrimediabile. A volte ci commuoviamo quando raccontano in lacrime quello che è successo. Fortunatamente in diversi casi siamo riusciti ad arrestare gli autori, ma è essenziale che gli anziani
vengano sensibilizzati sul fenomeno”.
Il Colonnello Rivola lascia quindi un territorio che ama e dove ha stretto rapporti di collaborazione e amicizia anche e soprattutto con tutto il mondo del volontariato. Un esempio per tutti: “Abbiamo fortemente intensificato il nostro rapporto di collaborazione con i Vigili del Fuoco Volontari. Sono stato onorato di poter parlare alla loro Assemblea Provinciale, così come delle iniziative che mi hanno dedicato, anche adesso in occasione della mia partenza”.
In conclusione il Comandante ha rivolto un ringraziamento sentito a tutti i suoi collaboratori per il supporto che non gli hanno mai fatto mancare, in ogni momento.
Circa il nuovo incarico ha precisato che “..è un incarico entusiasmante perché mi occuperò di relazioni internazionali e diplomatiche, oltre che di progetti di cooperazione con le organizzazioni internazionali, europee e non solo. Gestirò anche i rapporti di collaborazione con le forze di polizia praticamente in tutto il mondo. È un incarico in linea con la mia lunga esperienza all’estero. Da studioso di geopolitica non potevo chiedere di più, soprattutto in questo periodo delicato per quanto riguarda le relazioni internazionali”.
Ultimo aggiornamento: 23/10/2024 12:44:25
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