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Venerdì, 5 aprile 2024
Da quanto tempo esiste il codice fiscale? Curiosità e informazioni che ancora non sapevi
Il codice fiscale viene attribuito a ogni persona domiciliata o residente in Italia, sin dal suo arrivo. Stranieri, italiani, associazioni e aziende. Tutti i soggetti, sia fisici che giuridici, sono obbligati a possedere un codice fiscale. D’altra parte, basta pensare a quante occasioni ci viene richiesto, dall’iscrizione a scuola fino alla firma del contratto di lavoro, dalla dichiarazione dei redditi alle domande di agevolazione fiscale. Siamo talmente abituati ad averlo con noi, che lo reputiamo parte integrante della nostra vita, della nostra identità, al punto da darlo completamente per scontato, ma è sempre stato così?
In effetti no. Il codice fiscale è una “invenzione” piuttosto recente, poco più di cinquant’anni.
È stato introdotto nella più ampia manovra di riforma tributaria del 1973, precisamente con Decreto del Presidente della Repubblica n. 605. Lo scopo era quello di razionalizzare meglio la gestione amministrativa del Paese. Di fatto, il codice fiscale serve proprio a identificare i soggetti dal punto di vista tributario e fiscale e, più in generale, al disbrigo delle più comuni pratiche burocratiche e amministrative.
Prima che si diffondesse, però, dovettero passare altri tre anni. I primi codici fiscali, infatti, furono distribuiti solo nel 1976, quando venivano richiesti obbligatoriamente per la dichiarazione dei redditi.
Da allora, chiunque vive in Italia per periodi più o meno lunghi, deve farne richiesta e ottenerlo dall’Agenzia delle Entrate.
Il codice fiscale, tra l’altro, da qualche anno, è indispensabile anche per la fruizione del servizio sanitario pubblico.
L’erogazione del codice e della tessera sanitaria, su cui è riportato, sono infatti contestuali.
La lunga serie di numeri e lettere che lo compongono, poi, corrisponde ai dati ricavati dalle informazioni anagrafiche personali.
A partire dalle prime tre lettere del cognome e del nome e proseguendo con anno, mese, giorno e comune di nascita, chiunque sappia leggere tra le righe il codice fiscale riesce facilmente a risalire all’identità del proprietario.
Allo stesso tempo, però, riuscire a memorizzarlo o calcolarlo esattamente non è alla portata di tutti.
Bisogna sapere con precisione quali dati riportare, calcoli, e codici da inserire.
Per tutti coloro che non sanno da dove iniziare e proprio non riescono a memorizzarlo, c’è un’alternativa molto valida da sfruttare, anche quando non si ha modo di leggerlo sulla tessera sanitaria.
Raggiungendo una delle più diffuse piattaforme di calcolo del codice fiscale, come CodiceFiscale.com, lo si può ricavare in tempo reale, compilando le sezioni indicate.
Pochi dati, tutti ben noti, perché riferiti alle informazioni personali, e si può leggere con esattezza il codice fiscale proprio o della persona che ci interessa.
Nella piattaforma, infatti, è richiesto il cognome, nome, data, luogo di nascita e sesso, per il calcolo del codice fiscale di chiunque. Basta conoscere queste informazioni, per risalire in poco tempo al codice fiscale di ognuno, persino di un bambino non ancora nato, ma di cui si presume una data di nascita.
Sfruttando questa funzionalità, anche nei momenti in cui serve comunicarlo, lo si ricava rapidamente e senza l’ansia di non ricordarlo.
Ultimo aggiornamento:
05/04/2024 19:48:53