Uno dei materiali più amati per la realizzazione di rivestimenti per interni ed esterni è il gres porcellanato. La soluzione perfetta per coniugare la resistenza del gres alla bellezza dei materiali riprodotti come legno, pietra, marmo e molto altro.
Tra i principali vantaggi del gres ci sono anche le proprietà antiscivolo e la vasta quantità di forme e tipologie presente. Tuttavia, questa grande adattabilità del gres può mettere in crisi un occhio meno esperto. Vediamo quindi quali sono le finiture di gres porcellanato più importanti e scopriamo a quali ambienti si adattano meglio.
Quando un gres porcellanato è lappato?
Il gres porcellanato viene definito lappato quando sottoposto ad una fase di lappatura, un processo che lo rende semi lucido con un effetto vellutato perfetto per addolcirne le forme. Si tratta di una qualità di gres molto ricercata per decorare i propri ambienti in modo sobrio ed elegante al contempo.
Tra le sue principali qualità c’è la possibilità di adattamento a tutte le stanze della casa, viene spesso utilizzato anche per arredare negozi e attività frequentate da più persone, ad ogni modo, se ne sconsiglia l’utilizzo nel caso di continuo camminamento.
Una delle doti solitamente conferite a questa finitura di gres porcellanato è la sua proprietà antiscivolo che gli conferisce un valore inestimabile in tutti quegli ambienti frequentati da bambini e anziani.
Cos’è il gres porcellanato naturale?
Si tratta della tipologia di finitura più resistenze e capace di resistere agli ostacoli del tempo. Ragione per cui viene impiegato da sempre e in qualsiasi contesti. Non ha un limite di utilizzo: la sua principale peculiarità sta proprio nella capacità di adattamento agli ambienti e alle infinite vie di abbinamento possibili.
Solitamente si presenta con superfici opache e, anch’essa, antiscivolo. Proprio per questo motivo viene solitamente indicato dalle maggiori case produttrici e dalla maggior parte dei grandi rivenditore con il nome di gres opaco.