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Approvata la strategia del Trentino per idrogeno e batterie

Il documento strategico attua il Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030

Trento - Il documento strategico attua il Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030

Approvato l’Hydrogen Roadmap Trentino
La Giunta Provinciale su proposta dell’assessore all’urbanistica, energia e trasporti Mattia Gottardi ha approvato l’Hydrogen Roadmap Trentino, documento programmatico che va ad attuare il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) 2021-2030. Redatto dall’Agenzia provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia, riassume la situazione attuale del territorio trentino per quanto riguarda la produzione e l’utilizzo di idrogeno verde e delinea la strategia provinciale per il raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2030 e successivamente per il traguardo del Net Zero al 2050.

“Un documento strategico che fotografa le potenzialità e i limiti della produzione e dell’utilizzo dell’idrogeno tenendo in considerazione l’intera filiera, dall’analisi delle risorse rinnovabili disponibili alla presenza di potenziali utilizzatori finali, che ci permette di delineare un quadro all’interno del quale la Provincia definisce il suo ruolo” le parole dell’assessore Gottardi, che ha ribadito la volontà di proseguire la collaborazione con le parti coinvolte per l’implementazione di progetti pilota al fine di poter iniziare a produrre e utilizzare l’idrogeno come vettore energetico.

Con deliberazione n. 952 dell’11 giugno 2021 la Giunta Provinciale ha approvato il PEAP 2021-2030, che si pone l’obiettivo di diminuire le emissioni climalteranti del 55% rispetto al 1990, riconoscendo il ruolo dell’idrogeno quale vettore energetico per la riduzione dell’uso dei combustibili fossili nel settore dei trasporti e nel settore civile.

L’Hydrogen Roadmap Trentino è una misura di attuazione del Piano, in accordo con la Strategia Nazionale Idrogeno pubblicata dal MASE lo scorso novembre. Il documento è completato da due approfondimenti realizzati rispettivamente dall’Università La Sapienza di Roma e dal Politecnico di Milano attraverso la partecipazione al progetto Amethyst, nell’ambito del programma europeo Spazio Alpino, che mira a sostenere lo sviluppo di ecosistemi locali di idrogeno verde nel territorio alpino.

Il quadro provinciale, al pari di quello nazionale, registra un forte interesse da parte di aziende per l’utilizzo dell’idrogeno al fine di ridurre le proprie emissioni, interesse limitato dagli elevati costi della filiera e dalla mancanza di sussidi per poterli abbattere.
Al contempo la frammentazione del territorio trentino e della sua rete di distribuzione rendono difficile nel breve termine una diffusione capillare dell’idrogeno come fonte primaria, se non nella forma miscelata al gas naturale.

Entro il 2030 l’attività di ricerca e sviluppo in Trentino nei campi della meccatronica e componentistica permetterà di attrarre investimenti da parte di aziende del settore interessate a sviluppare tali tecnologie.

Approvata la strategia per idrogeno e batterie, nasce il Polo Idrogeno a Rovereto
La Giunta provinciale ha approvato il documento “Idrogeno e batterie: Strategia per la ricerca e lo sviluppo tecnologico in Trentino”, un piano strategico che delinea le azioni per rafforzare la filiera dell’idrogeno e delle batterie sul territorio. Il cuore del progetto sarà la realizzazione del Polo Idrogeno a Rovereto, un’infrastruttura innovativa che ospiterà il Centro Sustainable Energy della Fondazione Bruno Kessler e nuove realtà imprenditoriali specializzate nel settore.

“Un ulteriore passo per il futuro della ricerca e dell’innovazione sul fronte dell’energia verde in Trentino - le parole dell’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli -. Con il nuovo Polo Idrogeno, vogliamo creare un ecosistema dinamico in cui imprese, centri di ricerca e istituzioni possano collaborare per sviluppare soluzioni all’avanguardia nei settori delle batterie e dell’idrogeno. È una sfida che guarda alla sostenibilità e alla competitività del nostro territorio, con Rovereto al centro di una strategia di sviluppo tecnologico che vede la città come punto di riferimento per l'innovazione industriale ed energetica in Trentino. Un’iniziativa che avrà importanti ricadute anche in termini occupazionali e di crescita economica, e che ci proietta in un futuro che, sono certo, sapremo vivere da protagonisti ” ancora Spinelli.

Il documento approvato prevede il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e la creazione di nuovi laboratori specializzati, con focus sulle tecnologie per la produzione e lo stoccaggio di idrogeno verde, nonché sui sistemi di accumulo energetico avanzati.

Il futuro Polo Idrogeno diventerà un punto di riferimento per lo sviluppo di tecnologie legate alla mobilità sostenibile e alla decarbonizzazione dei processi industriali.I primi laboratori saranno ospitati presso il Progetto Manifattura a Rovereto, dove nasceranno i TESSLAB, centri di ricerca specializzati in sostenibilità e accumulo energetico. Successivamente, il Polo avrà una sede dedicata presso l'ex officina della ditta Arcese, dove verrà realizzata un’infrastruttura di ricerca avanzata e il Centro Sustainable Energy (SE) della Fondazione Bruno Kessler, che contribuirà alla ricerca su idrogeno e batterie.

L’iniziativa si inserisce all’interno di una strategia più ampia che punta a rafforzare le sinergie tra mondo della ricerca trentino e sistema economico, con il coinvolgimento di Trentino Sviluppo, FBK, l’Università di Trento e le principali aziende del settore. Tra gli obiettivi vi è anche il consolidamento di una Hydrogen Valley in Trentino, che vedrà la realizzazione di impianti per la produzione e lo stoccaggio di idrogeno nelle aree industriali dismesse, con il supporto di fondi PNRR.
Ultimo aggiornamento: 01/02/2025 01:09:48
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