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Assegnati al Trentino 72 nuovi carabinieri

Al Comando provinciale dei carabinieri sono stati presentati alle autorità

Trento - Benvenuto a 72 nuovi carabinieri, di cui 32 giunti la scorsa settimana e i restanti 40 nel corso dell’ultimo semestre, al termine del loro iter formativo sono stati assegnati a questo Comando Provinciale. Sono andati a rinforzare ben 62 delle 73 Stazioni presenti in Trentino, fornendo nuova ed importante linfa alle attività di prevenzione e controllo del territorio.
Un contingente che darà ancor più forza alle potenzialità dell’Arma nel garantire la sicurezza soprattutto in provincia, obiettivo che sta alla base della scelta istituzionale di questi ultimi anni di destinare tali risorse esclusivamente alle Stazioni e in nessun caso ad articolazioni di natura logistica e/o burocratica.
Nel corso dell’ultimo triennio la Provincia di Trento ha visto giungere complessivamente oltre 300 Carabinieri, numeri assolutamente eccezionali e pari al triplo delle fuoriuscite registrate nel medesimo periodo a riferimento (tra pensionamenti o trasferimenti in altre regioni).
Quest’ultimo contingente allevia non poco le carenze organiche da anni sofferte dagli assetti complessivi del comando provinciale di Trento, facendo registrare una certa inversione di tendenza.
In termini operativi e per avere un chiaro esempio dell’immediato beneficio acquisito dal territorio, i nuovi innesti consentiranno di esprimere ulteriori 36 pattuglie giornaliere distribuite su tutta la Provincia, condizione estremamente favorevole e quantomai puntuale in relazione alla percezione di insicurezza sempre più diffusa tra i cittadini, non solo delle grandi città, ma anche delle piccole comunità, in relazione a furti e truffe che sovente colpiscono le fasce più deboli della popolazione.
Questi giovani carabinieri hanno frequentato il 142° e 143° corso e provengono dalle Scuole Allievi di Roma, Torino, Reggio Calabria, Taranto, Campobasso e Iglesias, dove gli è stata fornita la necessaria preparazione militare e tecnico-professionale per assolvere efficacemente ai compiti d’istituto: hanno in media 25 anni di età, il più giovane appena venti, mentre il più anziano ne ha trenta e provengono, per la maggior parte, da regioni del centro-sud e nello specifico: il 22 % dal Centro, il 62% dal Sud e dalle Isole e il restante 16% da regioni del Nord-Italia. Il più vicino proviene da Enego (VI), mentre il più lontano da Trapani.
Tra loro ci sono dieci donne.
Svariate le motivazioni che li hanno spinti ad arruolarsi nell’Arma: alcuni sono stati ispirati dai propri genitori, tre dei neo-giunti, infatti, sono “figli d’arte”, uno in particolare è figlio di un Ufficiale che presta servizio in Trentino; altri ancora sono stati attratti dall’esperienza di parenti e conoscenti; la maggior parte semplicemente perché ne apprezza e condivide i valori, uno in particolare si è arruolato perché rimasto favorevolmente colpito dall’impegno e dalla vicinanza alla popolazione dimostrati dall’Arma dei Carabinieri in occasione del terremoto che colpì L’Aquila, la sua città natale, e che ebbe modo di apprezzare in quella triste circostanza, quando era soltanto un bambino.

Alla cerimonia, presso la sede del Comando di via Barbacovi, erano presenti il Comandante Provinciale, Colonnello Matteo Ederle, e poi salutati dal Comandante della Legione, Generale di Brigata Stefano Paolucci, dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal Commissario del Governo, Prefetto Giuseppe Petronzi, a cui si è aggiunto il Procuratore Capo di Rovereto, Orietta Canova, che, con la loro presenza, hanno testimoniato ancora una volta la vicinanza delle istituzioni e della comunità trentina all’Arma

Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti: "Siete in una terra splendida e particolare che gode dell'Autonomia speciale e ha quindi caratteristiche uniche. Il mio auspicio è che possiate trovarvi bene in Trentino sia sotto l'aspetto professionale sia nelle relazioni che instaurerete con il territorio, che possiate innamorarvi di questa terra e restare qui molto a lungo". "Nel corso del vostro lavoro troverete una grande collaborazione da parte delle istituzioni trentine e dal mondo del volontariato – ha proseguito Fugatti -. La Protezione Civile e i volontari del Trentino vi affiancheranno sempre nel vostro importante lavoro. Siamo in una terra dove fortunatamente la situazione è migliore rispetto ad altri contesti, ma permane la richiesta da parte dei cittadini di mantenere alta l'attenzione sul tema della sicurezza".

Nei diversi interventi delle autorità, è stato ricordato come il contesto trentino sia il migliore per svolgere in maniera ottimale il lavoro di carabiniere in quanto l'Arma gode di notevole affetto e considerazione tra la popolazione. Infine hanno esortato i nuovi arrivati a rimanere umili, a rispettare le regole e mantenere sempre la massima trasparenza nei rapporti tra colleghi e con le istituzioni.
Ultimo aggiornamento: 26/02/2025 15:02:40
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