Il bando pubblico, articolato in un lotto per ciascun rifugio, prevedeva una concessione triennale prorogabile di altri tre anni per garantire la pianificazione degli investimenti.
"I rifugi sono una parte fondamentale del marchio turistico Alto Adige nonché un vero e proprio biglietto da visita del territorio ed è quindi importante che nella gestione venga data grande attenzione alla qualità", ha detto dopo la seduta il presidente Arno Kompatscher. Proprio per questo motivo, nei bandi la Provincia ha dato grande peso alle caratteristiche di ogni struttura e ai criteri legati alla qualità.
Fra i criteri più importanti, ricorda l'assessore Mussner, "sono stati inseriti l’esperienza nella gestione di strutture simili, la conoscenza del territorio, ma anche l’esperienza maturata nei settori dell’alpinismo, del primo soccorso e della protezione civile." Dal punto di vista economico, l’ammontare degli introiti annuali per la Provincia è di 218mila euro, ma i canoni di concessione variano da rifugio a rifugio in considerazione della posizione, della raggiungibilità, delle dimensioni, del numero di visitatori e del numero di posti letto.
Secondo gli stessi criteri, la Giunta ha inoltre approvato le modalità della gara pubblica per la concessione dell’uso del rifugio Ponte di Ghiaccio a Lappago. La gara sarà effettuata a breve per consentire la gestione anche di questo rifugio in tempi rapidi.