Trento - Assemblea della Federazione provinciale scuole Materne di Trento, Giuliano Baldessari lascia dopo 25 anni la presidenza e nella relazione finale pone l'attenzione sul problema maestri di sostegno. E' stato eletto presidente Giuseppe Grisenti, 62 anni.
A
Rovereto al
Polo Meccatronica di
Trentino Sviluppo si è svolta l'assemblea annuale: 130 scuole, 6523 bambini di cui 818 provenienti da 58 nazioni differenti, pari al 12,54%. Accanto a questo ci sono 1591 dipendenti, 937 insegnanti, 544 tra operatori d'appoggio e cuochi e 110 segretari.
All'assemblea hanno partecipato l'assessora provinciale all'istruzione Francesca Gerosa, che ha parlato dell'apertura a luglio: “La linea è tracciata, abbiamo aperto le iscrizioni alle singole settimane perchè dobbiamo capire come organizzare le singole scuole e le ferie del personale” e l'assessore regionale Carlo Daldoss ha evidenziato gli interventi di Regione Trentino Alto Adige.
"Dal 2020 al 2024 abbiamo concesso contributi complessivi per oltre 2,5 milioni di euro alla Federazione provinciale scuole materne per iniziative di apprendimento linguistico – ha spiegato l’assessore regionale alla previdenza Carlo Daldoss – per il 2025 è previsto un intervento su 80 scuole materne, con una spesa stimata di 650.854 euro e un contributo pari al 70% della spesa ammessa".
"In particolare, il progetto coinvolgerà 62 scuole per l’accostamento all’inglese e 18 per l’accostamento al tedesco, con un totale di 20.402 ore programmate – ha continuato l’assessore regionale – con un investimento significativo per garantire almeno 4 ore settimanali nelle scuole a sezione unica, incrementate proporzionalmente nelle scuole con più sezioni. Questo sistema garantisce efficienza e continuità al progetto, che rappresenta un elemento qualificante per il sistema educativo regionale e un investimento nelle competenze linguistiche dei bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni".
"Grazie al coordinamento della Federazione provinciale scuole materne, abbiamo reso più efficiente la gestione delle richieste, garantendo continuità e qualità – ha concluso Daldoss – questo investimento non è solo educativo, ma anche culturale, poiché promuove il multilinguismo come valore identitario del nostro territorio e come competenza essenziale per affrontare le sfide del futuro".