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Bypass ferroviario di Trento, firmato il protocollo per la legalità

Trento - Bypass ferroviario di Trento, firmato il protocollo per la legalità. Sindacati: "importante tutelare i diritti e la salute dei lavoratori. Questo documento può rappresentare un modello per una gestione territoriale virtuosa dei cantieri edili in Trentino". Un punto fermo contro il rischio di infiltrazioni mafiose e per il rispetto della regolarità e la sicurezza dei lavoratori. Il protocollo d'intesa è stata sottoscritto alla presenza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e dell’assessore alla mobilità e transizione ecologica del Comune di Trento, Ezio Facchin, commissario del Governo Gianfranco Bernabei, dal Commissario Straordinario per il progetto Paola Firmi, Damiano Beschin, responsabile Progetti Verona della Società R.F.I., dalla Dirigente dell'Ispettorato territoriale del Lavoro - Servizio Lavoro della Provincia Autonoma di Trento, Sandra Cainelli, dalle associazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative dei lavoratori Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, ha lo scopo di prevenire eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata nell’attività di realizzazione del bypass ferroviario di Trento lungo l’asse Verona-Brennero.


“La firma di questo protocollo tipo, costruito sui modelli adottati per tutte le opere strategiche a livello nazionale, è un passo importante prima dell’apertura del cantiere. Auspichiamo adesso che gli impegni contenuti nel documento siano applicati in modo serio e rigoroso – hanno commentato a margine della firma Giampaolo Mastrogiuseppe, Fabrizio Bignotti e Adnand Jovani -. Si tratta di un appalto particolarmente importante per il nostro territorio, per dimensioni e complessità e che può diventare modello per la regolarità e la sicurezza anche di altri cantieri che in futuro verranno avviati in Trentino. L’obiettivo è che sempre di più i cantieri edili siano luoghi in cui si rispettano i diritti dei lavoratori, i contratti e la loro salute e sicurezza. Si traccia la strada per lo sviluppo di lavoro edile di qualità, una sfida importante che richiede la massima attenzione anche da parte delle organizzazioni sindacali affinché quanto prescritto venga puntualmente rispettato.

Siamo peraltro consapevoli che i tempi programmati per la realizzazione dell’opera sono particolarmente stretti e questo potrebbe indurre ad una minore attenzione sulla sicurezza. Per questa ragione saremo particolarmente vigili, in particolare sugli orari di lavoro giornalieri, quali ad esempio il rispetto di turni di otto ore nel ciclo continuo, così come prescritto dai protocolli sindacali sottoscritti da Rfi per la regolarità e sicurezza nei cantieri”.


Tra i punti su cui le organizzazioni sindacali hanno posto l’accento la previsione di un badge di cantiere obbligatorio per tutti gli operai, compresi quelli delle ditte in subappalto e la comunicazione alla cassa edile del settimanale di cantiere, cioè la registrazione e comunicazione preventiva dei dati su orari, presenze, tipologia di lavorazioni e ore di formazione. "Un sistema che agevolerà un monitoraggio più efficiente e che dovrà essere integrato al sistema degli enti bilaterali delle costruzioni trentini Cassa edile e Centrofor"”.


Per quanto riguarda la sicurezza i sindacati tornano sull’opportunità di prevedere la figura del rappresentante dei lavoratori territoriali per la sicurezza. “Una figura che oggi in Trentino manca e che invece è fondamentale. In cantieri di questa complessità e dimensione il rappresentante territoriale potrebbe affiancare e coordinare i rappresentanti aziendali fornendo supporto e facilitando una corretta applicazione delle procedure sulla sicurezza. Un sistema che potrebbe ridurre il rischio di infortuni tutelando in modo più efficace la sicurezza degli operai”, concludono i sindacalisti.


A tale scopo, presso il Commissariato del Governo sarà istituita entro 15 giorni una “Cabina di regia” allo scopo di effettuare, mediante incontri periodici od appositamente convocati, un monitoraggio congiunto ed una valutazione complessiva della situazione o di specifiche problematiche di rilievo.
Inoltre, al fine di controllare i flussi di manodopera e garantire nella esecuzione delle opere elevati livelli di prevenzione antimafia, verranno adottate procedure di reclutamento in grado di assicurare la massima trasparenza ed un attento monitoraggio circa il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori impiegati.
A tale riguardo, verrà costituito un apposito “Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera” tra gli Uffici e gli Enti competenti in materia, presieduto dal coordinatore del Gruppo Interforze costituito presso questo Commissariato, la cui finalità istituzionale sarà assicurare un’effettiva integrazione operativa e professionale fra i vari soggetti coinvolti nell’ambito dei controlli antimafia.

Ultimo aggiornamento: 15/11/2022 13:02:48
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