Sondrio - "Grazie al lavoro svolto da Fratelli d’Italia e il costante impegno del Governo guidato da Giorgia Meloni, la Legge di Bilancio ha introdotto modifiche rilevanti all’articolo 18 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, che regolamenta l’esercizio venatorio in Italia. Questo intervento rappresenta un risultato concreto e significativo per il mondo venatorio e per la gestione sostenibile della fauna selvatica, rispondendo alle esigenze dei territori e delle comunità".
Le principali modifiche riguardano:
1. Legittimità dell’esercizio venatorio:
L’attività venatoria è consacrata e autorizzata per l’intera annata venatoria dalla legge 157/92, garantendo certezza normativa e stabilità.
2. Calendari venatori:
• Le regioni dovranno pubblicare, entro il 15 giugno di ogni anno, il calendario venatorio per l’annata, indicando chiaramente per ogni specie cacciabile il periodo, gli orari giornalieri e il numero massimo giornaliero di capi prelevabili.
• I pareri necessari dovranno essere acquisiti sia dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sia dal Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale. Eventuali scostamenti da tali pareri dovranno essere motivati in maniera adeguata.
3. Ruolo degli organi consultivi:
Il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale assume pari rilevanza rispetto all’ISPRA, rafforzando il principio di consultazione e condivisione nelle decisioni.
4.
Impugnazione dei calendari venatori:
• Ricorsi entro 30 gg dalla pubblicazione e sono state introdotte regole chiare per l’impugnazione dei calendari venatori, con riferimento all’articolo 119, comma 3, del codice del processo amministrativo.
• In caso di contenziosi, viene garantita la continuità dell’attività venatoria attraverso l’applicazione del calendario precedente fino alla sentenza definitiva.
Un passo avanti per tradizione e sostenibilità
“Queste modifiche – sottolinea Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Moda e Design di Regione Lombardia – rappresentano un grande risultato per il mondo venatorio. Sono un segno di attenzione verso una tradizione radicata nel nostro territorio e un contributo concreto alla gestione sostenibile della fauna selvatica. Fratelli d’Italia e il Governo hanno dimostrato ancora una volta di essere dalla parte di chi lavora per il futuro delle nostre comunità, con equilibrio e responsabilità.”
I benefici per i territori
Grazie a queste modifiche, non solo i cacciatori, ma anche le comunità locali potranno beneficiare di una maggiore chiarezza normativa e di strumenti più efficaci per la gestione dell’attività venatoria, rafforzando il legame tra tradizione e sostenibilità ambientale.
Regione Lombardia continuerà a essere in prima linea per valorizzare il ruolo della caccia come elemento di tutela del territorio e della biodiversità, dimostrando attenzione verso le esigenze delle persone e del nostro patrimonio ambientale. "L’Italia si muove nella concretezza di chi lavora per un futuro migliore,” conclude Barbara Mazzali.