Cles (Trento) - "Secondo alcune segnalazioni giunte allo scrivente, pare che recentemente si sia assistito ad una serie di ritardi di particolare entità nell’erogazione delle prestazioni su appuntamento presso il punto prelievo dell’ospedale di Cles. Se così fosse, oltre a generare scontento all’interno della cittadinanza che si affolla, - per forza di cose in piedi nella sala di attesa-, contribuisce alla diffusione di una percezione negativa sulla qualità del servizio sanitario offerto.
E’ infatti innegabile che il rispetto delle tempistiche per questo tipo di prestazioni sia di fondamentale importanza, soprattutto se si considera che spesso l’utenza (nonché i familiari e gli altri soggetti accompagnatori), è costretta a giustificare la prolungata assenza da scuola e/o prendere permesso o ferie dal lavoro. Non va sottovalutato il fatto che un ritardo rispetto alle tempistiche previste dall’appuntamento, può creare difficoltà nell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e/o nel conciliare altre attività programmate nel corso della giornata.
Infine bisogna considerare le problematiche generate nei confronti dei cittadini con difficoltà di deambulazione o genitori con bambini", afferma il consigliere provinciale del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia, Daniele Biada
"Alla luce di questa situazione - prosegue Biada - ho quindi presentato un’interrogazione nella quale ho chiesto alla Giunta provinciale i motivi di tali ritardi nell’erogazione delle prestazioni su appuntamento presso il punto prelievi di Cles e quali azioni risolutive intenda mettere in campo. La risposta letta in aula dall’assessore alla Salute Mario Tonina conferma che l’Azienda sanitaria è informata dei rallentamenti che si sono registrati nelle scorse settimane ed esclude motivi legati all’assenza di personale infermieristico occupato garantendo comunque un costante monitoraggio del servizio di prelievo con l’eventuale presenza di più operatori sanitari qualora si verificassero eccessivi rallentamenti nei tempi di risposta".