L’iniziativa è stata promossa da Anga Brescia (Associazione giovani imprenditori agricoli), col presidente Giovanni Grazioli, e da Confagricoltura Brescia, col presidente Giovanni Garbelli, non solo per formare i dirigenti del domani, ma anche per continuare nel solco dell'esperienza formativa di questi anni.
“È stata un’esperienza positiva - afferma Grazioli -, c’è stata una buona partecipazione, soprattutto tanti volti nuovi. Ne è emersa una bella immagine di Anga, con interventi mai noiosi e sempre interessanti, in grado di stimolare positivamente. È passato soprattutto il messaggio della responsabilità che ci si assume quando si rappresenta un’associazione di categoria come la nostra, in particolare a Brescia, che è la più grande Unione d’Italia. Quando ci si mette in prima linea non si deve solo aspettare e pretendere soluzioni, ma diventare parte della risposta, mettendosi in gioco. Consiglio di lavorare e pensare come una squadra, perché insieme si va più lontano, e di darsi sempre obiettivi ambiziosi ma raggiungibili. Non è scontato dare questa importanza ai giovani, è segno di lungimiranza”.
Brescia, prima provincia per Pil agricolo in Italia, ha indubbiamente un carattere imprenditoriale. E il fare impresa è stato al centro dell’intero corso, con lo sforzo di immaginare le nostre aziende tra qualche decennio, per provare a immaginare scelte lungimiranti. “La nostra academy - concludeGarbelli - rappresenta un’esperienza tra le più riuscite in Italia, una scuola di confronto capace di dare voce alle aspettative di chi avvia la propria carriera imprenditoriale nel settore primario. L’impresa e i soci sono da sempre al centro della nostra associazione, che in questi anni ha trovato in Anga anche il vivaio dei nuovi dirigenti. Per il ricambio generazionale è fondamentale l’aspetto della formazione sindacale”.