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Convenzione fra Comune di Rovereto e Oriente Occidente

Firmata per la realizzazione del progetto Urban regeneration

Rovereto (Trento) - Arte e bellezza a contrasto dell’emarginazione e al servizio dello sviluppo sociale. Comune di Rovereto e Oriente Occidente hanno firmato una convenzione per la realizzazione di Urban regeneration, il progetto ideato da Oriente Occidente, in partnership con altri soggetti, e risultato vincitore del bando Comunità di progettazione sociale promosso da Fondazione Caritro Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto.
Il progetto ha come finalità l’attivazione di uno spazio aperto al pubblico dove sviluppare iniziative culturali e pratiche artistiche volte a contrastare le disuguaglianze, favorire gli incontri, le relazioni e gli scambi tra persone appartenenti a generazioni, culture, nazionalità diverse. Il luogo deputato, ideale per centralità, dimensioni e disposizione degli spazi, è quello al piano terra di Palazzo Kennedy in corso Rosmini (altrimenti noto come Urban Center), di proprietà del Comune di Rovereto, che in base alla convenzione ospiterà a titolo gratuito, ma non in via esclusiva, le attività inserite nel progetto Urban regeneration.
“Il progetto si propone di promuovere l’auto consapevolezza di persone di diverse generazioni e provenienze, in particolar modo delle persone che per diversi motivi rischiano di ritrovarsi o sentirsi ai margini, e predisporre occasioni di protagonismo e scoperta delle proprie potenzialità mediante attività artistiche e creative; – spiega l’assessora alle politiche culturali Micol Cossali - Si intende realizzare un nuovo luogo di incontro, scambio, crescita e confronto, dove arte e cultura diventano strumenti per ricucire legami sociali, favorire partecipazione attiva, espressione personale e di gruppo, per prevenire isolamento e marginalizzazione”.
L’obiettivo di Urban regeneration è di coinvolgere le persone che più facilmente non partecipano alle attività artistiche o alla vita culturale cittadina, come adolescenti, anziani e nuovi cittadini, con proposte di iniziative adatte a esprimere e valorizzare le potenzialità di cui ciascuna persona è portatrice. La proposta rivolta agli adolescenti è incentrata sulle arti performative, soprattutto teatro, musica e danza. Linguaggi artistici congeniali alle giovani generazioni che ben si prestano a esprimere i temi fra quelli attuali che più le toccano da vicino.
Per quanto riguarda gli anziani le attività in programma sono soprattutto rivolte alla promozione dell’invecchiamento attivo con proposte culturali e artistiche che facilitino relazioni sociali anche intergenerazionali. Per i nuovi cittadini l’obiettivo del progetto è quello di promuovere l’inclusione civica e sociale attraverso attività artistiche incentrate sullo scambio interculturale e sulla diversità, linguistica, culturale e geografica intesa come risorsa e opportunità di crescita.
Il progetto Urban regeneration, come anticipato, vede coinvolti, oltre alla capofila Oriente Occidente, altri quattro partner: l’associazione culturale Oht, Office for a human theatre; Atas, Associazione trentina accoglienza stranieri onlus; Gruppo ‘78, società Cooperativa di solidarietà sociale; e Maffei Service.
L’assessore alle politiche giovanili e alla partecipazione Michele Dorigotti: “L’Urban Center di Rovereto deve tornare ad essere un punto di riferimento per la città. Vogliamo rafforzare il ruolo di questo spazio come luogo di incontro, sperimentazione e crescita per la comunità. Un ulteriore passo in questa direzione sarà la prossima Settimana Civica, dal 25 aprile al 9 maggio, un’occasione per rendere l’Urban Center un laboratorio vivo di cittadinanza attiva e confronto su temi cruciali per il futuro di Rovereto”.
Anna Consolati, la direttrice generale di Oriente Occidente: "Siamo molto soddisfatti e soddisfatte dell'essere riusciti a vincere questo bando promosso da Fondazione Caritro e dalla Provincia Autonoma di Trento unitamente al Consiglio per le Autonomie Locali ed alla Fondazione Demarchi dopo un lungo lavoro di progettazione congiunta. La collaborazione con Atas, OHT e Gruppo78 è dal principio un patto molto proficuo in cui ogni realtà porta al tavolo la sua esperienza e le sue competenze per fare in modo che si realizzi quello che è il fine ultimo di questo progetto, ovvero promuovere inclusione sociale e l'accesso alla pratica artistica come motore di sviluppo della società per costruire un nuovo luogo di coesione e partecipazione delle comunità. Nel processo è stato inoltre un grande valore la presenza di una amministrazione comunale sensibile e lungimirante nell'aver visto e considerato lo spazio dell'Urban Center come una preziosa possibilità per i cittadini e le cittadine della città di Rovereto. In questi prossimi tre anni progetti di vario tipo intrecceranno gruppi di persone, attivandoli e rendendoli protagonisti dello spazio e della loro città".


Ultimo aggiornamento: 23/01/2025 23:09:55
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