Dopo i mesi del lockdown e con l'arrivo dell'estate è comprensibile che il livello di attenzione si sia abbassato, ma le precauzioni vanno sempre adottate: basta poco per evitare di ammalarsi".
La dottoressa Rebucci segue i pazienti ricoverati al quarto piano del primo padiglione del Morelli con le colleghe Sarah Barbuto e Marta Benedetti, il personale infermieristico e sociosanitario, in condizioni molto diverse rispetto ai mesi scorsi, poiché la ripresa dell'attività ospedaliera e ambulatoriale ha riportato gli operatori che erano stati destinati al reparto covid-19 ai consueti compiti. Tra casi gravi, pochi, e asintomatici, molti, perlopiù giovani, anche alcune persone con manifestazioni cliniche banali: tutti ricevono le cure del caso o vengono monitorati. Ai ricoveri, al ritmo di uno al giorno, si contrappongono le dimissioni, due nella giornata di ieri, ma la guardia rimane alta. "Invitiamo tutti, giovani e anziani, a prestare molta attenzione perché il virus c'è sempre e l'adozione delle misure consigliate è fondamentale per evitare il contagio - spiega il direttore generale Tommaso Saporito -. Senza allarmismi e senza privarci di momenti da condividere con altre persone dobbiamo essere prudenti, evitare gli assembramenti, mantenere la distanza di sicurezza, indossare la mascherina e igienizzare frequentemente le mani. Regole che valgono per tutti i contesti pubblici, in particolare per quelli dove si radunano molte persone, il cui rispetto tutela noi stessi e gli altri".
Nel frattempo prosegue a pieno ritmo l'attività legata all'esecuzione dei tamponi, sulla base delle richieste avanzate da Ats Montagna, per controllare i positivi e verificare lo stato di altre persone: tutti vengono convocati presso i Presidi e gli ambulatori mobili oppure raggiunti nelle rispettive abitazioni se impossibilitati a spostarsi. Negli ultimi giorni, a seguito delle disposizioni emanate per coloro i quali hanno viaggiato in Spagna, Malta, Croazia e Grecia, le richieste sono notevolmente aumentate.