Secondo il presidente lo spirito di ogni provvedimento “è unicamente orientato a ridurre il più possibile i contatti tra le persone”.
Attività produttive e scuole
Per quanto riguarda la riduzione delle attività produttive Kompatscher ha annunciato che è in corso il confronto con le parti sociali per definire i termini delle restrizioni. Le catene di approvvigionamento verranno salvaguardate, ma saranno previste, ad esempio, limitazioni per i servizi mensa e nei cantieri saranno ultimati solo i lavori urgenti. Quanto alla scuola, invece, il presidente ha annunciato che da lunedì 16 la didattica a distanza sarà prevista anche per le alunne e gli alunni di prima media nelle successive due settimane. La prossima settimana l’insegnamento in presenza nelle strutture di assistenza prima infanzia, delle scuole materne ed elementari avrà luogo solo per i bambini i cui genitori svolgono lavori essenziali (personale della sanità, della scuola e dei servizi di trasporto, della sicurezza, ecc.).
Test a tappeto
“La grande novità – ha sottolineato Kompatscher – è che parallelamente alla strategia difensiva fatta di restrizioni abbiamo previsto una strategia attiva”. Da venerdì 20 si svolgeranno i test salivari a tappeto su base volontaria per circa 350.000 persone. “E’ un progetto ambizioso, una grande sfida dal punto di vista organizzativo – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher – che coinvolgerà tutta la Protezione civile e i Comuni e che ci dovrebbe permettere, come è avvenuto a Monguelfo e Sesto Pusteria, di individuare le persone che possono diffondere il contagio. In quei due paesi con i test a tappeto e la ulteriore riduzione dei contatti sociali siamo passati velocemente da un indice RT nettamente superiore a 1,5 ad uno inferiore a 0,5. Il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto a garantire progressivamente un ritorno alla normalitá”. Il progetto coinvolgerà un team di poco meno di 800 operatori sanitari che effettueranno i test in 184 punti prelievo sparsi sul territorio provinciale.