Trento - A rappresentare la
Lega nel
Nord Est, in particolare
Trento e
Bolzano, al Parlamento europeo sarà
Paolo Borchia. Il generale
Roberto Vannacci ha optato per essere eletto nel Nord-Ovest, dove con 186.966 preferenze ha ottenuto il suo migliore risultato tra tutte le circoscrizioni elettorali.
Angelo Ciocca rimane senza seggio.
Chi sono gli otto eletti della Lega
Dopo la scelta di Vannacci per il collegio del Nord-Ovest, si perfeziona la lista degli otto eletti a Bruxelles della Lega.
Silvia Sardone (
nella foto), Isabella Tovaglieri, Anna Maria Cisint, Paolo Borchia,
Roberto Vannacci,
Susanna Ceccardi,
Aldo Patriciello,
Raffaele Stancanelli.
"Provo senso di responsabilità e soddisfazione per la riconferma al Parlamento europeo: un risultato non scontato in termini di riscontro sul territorio, nonostante il contesto complicato di questa tornata elettorale.
Nella scorsa legislatura credo di aver svolto un mandato propositivo, mettendo il massimo dell'impegno. L'obiettivo è di migliorare ulteriormente nei prossimi 5 anni, portando risposte e risultati tangibili ai territori che rappresento. Sono pronto fin da ora a ricominciare per un Nord-est protagonista in Europa", così l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia, rieletto al Parlamento europeo. “Chi ha malgovernato l’Europa fino adesso ha preparato una spartizione delle poltrone che non tiene conto della volontà popolare. È impensabile che altri 5 anni di ammucchiata tra popolari e sinistre portino i risultati che la gente chiede; unico collante, la voglia di escludere le forze che chiedono un'Europa diversa. A me e alla Lega aspettano altri anni di dure battaglie: nutro forte preoccupazione per l’andamento demografico, che inevitabilmente ha conseguenze sulla tenuta dei sistemi pensionistici, in particolare in Italia. Serve risolvere il tema della produttività e della competitività, altrimenti gli stipendi non saliranno. Non solo, c’è un Green deal da riscrivere: sì alla sostenibilità ma con meno divieti, che avvantaggiano altri Paesi come la Cina, e più libertà di impresa. Infine, massima attenzione per fermare la criminalizzazione dell'agricoltura, siamo e saremo sempre dalla parte dei nostri agricoltori. Adesso su le maniche, non vedo l’ora di ricominciare.”