Roma - E' morto Papa Francesco. Alle 7:35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre.

Sua Eminenza, il Cardinale
Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole:
“Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte del nostro Santo Padre Francesco. Alle 7:35 di questa mattina il vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla Casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
Il cordoglio del mondo intero, le diocesi di
Brescia,
Sondrio e
Trento hanno ricordato il legame con Papa Francesco, gli incontri con i giovani, le udienze con i fedeli delle rispettive diocesi e "lo ricordano con la preghiera per quanto fatto in questi anni di Pontificato".
Insieme alla Chiesa universale, anche la Diocesi di Trento piange la scomparsa di papa Francesco e ne affida l'anima a Dio, con affetto filiale e con infinita riconoscenza per la sua straordinaria passione per l'umanità e per il Vangelo. Questa sera alle ore 20 tutte le campane della Diocesi suoneranno all'unisono per ricordare il Papa e invocare per lui l'accompagnamento di Maria. Una S. Messa in suffragio di papa Francesco sarà celebrata
mercoledì 23 aprile alle ore 19 in cattedrale, presieduta dell'arcivescovo
Lauro Tisi.
La riflessione del Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni
Come riporta il Bollettino della Sala Stampa Vaticana alle ore 9:47 di questa mattina, 21 aprile 2025, Lunedì dell’Angelo, Sua Eminenza, il Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino». In Diocesi di Como, alle ore 15.00, le campane delle chiese suoneranno a lutto, segno del dolore della Chiesa locale e universale per la morte di papa Francesco. Qui di seguito la riflessione del Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni.
Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Abbiamo appreso questa notizia con profondo dolore e sgomento. E nello stesso tempo, però, siamo ammirati perché la sua fine terrena si è conclusa dopo l'abbraccio benedicente che ieri ha compiuto, nel nome del Signore, dalla loggia vaticana. Da lì ha rivolto il suo abbraccio al mondo in tempesta e alla Sposa di Cristo, la Chiesa. Ha salutato la Chiesa e il mondo intero in condizioni di estrema fragilità, ma dando prova di una fedeltà incondizionata e di un servizio alla Chiesa fino alla fine. Il Signore ha chiamato a sé il Santo Padre – profeta della misericordia – all’inizio della Settimana Eucaristica Pasquale della Divina Misericordia, strettamente connessa al grande dono della Pasqua. Papa Francesco ci ha donato la sua presenza generosa e la sua parola illuminata, che ora risplende alla luce del Signore risorto. Rendiamo grazie al Signore che ci ha donato un grande pastore, che ha guidato con segni profetici la Chiesa di oggi con una passione travolgente e ha fatto riflettere i potenti del mondo per la promozione della pace e per la dignità di ogni persona umana.
Oscar card. CANTONI
Il cordoglio delle Acli bresciane
"La scomparsa di Papa Francesco scava un solco di profondo dolore nella comunità delle Acli bresciane, che si uniscono al cordoglio della Chiesa e del mondo intero. Un uomo buono, di pace, di giustizia, un autentico esempio di attenzione e cura verso le persone più fragili e indifese, una guida spirituale, instancabile e coraggiosa: il Santo Padre ha saputo aprire orizzonti di speranza per tutti e tutte, non solo per le persone credenti.
Per le Acli Papa Francesco è stato un Padre, santo e amorevole, una scintilla nel buio di questi tempi difficili, tempi che ci ha sempre esortato a vivere intensamente con compassione, umiltà e con quella forza che proviene dalla parola del Vangelo. Lo scorso primo giugno le Acli provinciali con 200 bresciane e bresciani, avevano incontrato a Roma Papa Francesco, in occasione della celebrazione dell’80esimo della fondazione delle Acli nazionali. Un incontro che ci ha donato il coraggio e la gioia di proseguire nel cammino intrapreso 80 anni fa, con lo stile che lo stesso Santo Padre ci ha riconosciuto: popolare, sinodale, democratico, pacifico e cristiano.
Papa Francesco ci ha chiesto di non lasciare indietro nessuno, di sostenere con tenacia la dignità di ogni essere umano e di offrire instancabilmente opportunità per lo sviluppo integrale di ogni persona. Ci ha pregato di continuare ad essere la “voce di una cultura della pace, uno spazio in cui affermare che la guerra non è mai inevitabile mentre la pace è sempre possibile, nei rapporti tra gli Stati, nella vita delle famiglie, delle comunità e nei luoghi di lavoro”.
Le Acli bresciane si assumono la responsabilità di queste parole e si impegnano a far fiorire la semina di Papa Francesco, per “crescere nella familiarità con il Signore e nello spirito del Vangelo, affinché esso possa permeare tutto ciò che facciamo e la nostra azione abbia lo stile di Cristo e lo renda presente nel mondo”. Facciamo nostro questo sogno di un Papa speciale, innovativo e creativo, e, in questo momento di lutto, abbracciamo nella preghiera la nostra comunità, affidandoci all’amore universale del Padre, nella certezza della Resurrezione e della gioia eterna", il ricordo delle Acli bresciane.
Il cordoglio della Provincia autonoma di Trento
Un grande dolore e assieme un grande vuoto. La scomparsa di papa Francesco scuote anche tutta la comunità trentina e le sue istituzioni come sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ricorda i momenti in cui ha potuto incontrare personalmente il pontefice.
"Sia nell'udienza assieme agli Alpini, sia - pochi mesi fa, con la comunità della Val di Ledro che aveva donato l'albero di Natale che aveva illuminato il Vaticano mi ha sempre colpito quel sorriso carico di umanità e la forza dei suoi gesti e delle sue parole che, persino quando semplici, sapevano conquistare e infondere serenità".
"La scomparsa di Papa Francesco rattrista profondamente anche i trentini, la nostra terra ha sempre espresso intima vicinanza con il Pontefice venuto dalla "fine del mondo". A nome di tutto il Consiglio provinciale esprimo la gratitudine per l'insegnamento che Papa Francesco ci ha lasciato, per la sua grande umanità, per la speranza portata soprattutto alle periferie della società, ai poveri, ai migranti, ai dimenticati della Storia", il messaggio del presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini.
Il ricordo delle Acli trentine
"Papa Francesco sarà ricordato per il contributo essenziale e determinante rivolto al cambiamento del nostro modello economico e all’impegno per la pace. Se oggi guardiamo con rinnovata speranza alla riconciliazione dell’umanità con il creato, se possiamo parlare liberamente di ecologia integrale e soprattutto della necessità di voltare le spalle al neoliberismo e a sistemi economici e finanziari che hanno ridotto le persone a semplici strumenti del profitto, lo dobbiamo al coraggio di un pontefice che ha saputo rinnovare la Chiesa partendo da una critica radicale e disincantata alle ingiustizie che caratterizzano la nostra epoca. Per questo papa Bergoglio venne accusato da qualcuno di essere un “papa politico”, ma il suo è stato semplicemente un magistero orientato unicamente al Vangelo e a una fede e un rispetto incrollabili per la persona umana.
In particolare con le encicliche Fratelli tutti e Laudato si’ ha ribadito la necessità di cambiare il nostro punto di vista sul mondo, ponendo l’umanità e il creato come elementi centrali rispetto ad “un’economia che uccide” la dignità, l’ambiente e il futuro dei giovani. Da sempre a fianco dei lavoratori e agli ultimi della Terra, si è infine battuto per la pace, denunciando la corsa agli armamenti e le spese militari e proponendo con fede incrollabile la forza nonviolenta del negoziato, della trattativa, del dialogo e della mediazione. Incontrando circa un anno fa le Acli per il loro ottantesimo di fondazione, il pontefice ci aveva sollecitati ad essere “voce di una cultura di pace e vicini alla gente con lo stile di Gesù”. Aderendo a questo invito, il nostro movimento ha promosso la campagna permanente “Il coraggio della Pace” per affermare con Francesco che “la guerra non è mai inevitabile" e che la pacifica convivenza è sempre possibile, a livello internazionale, "nella vita delle famiglie, delle comunità e nei luoghi di lavoro". Partendo da questi presupposti, il papa ha inoltre contribuito a disegnare i contorni di una politica che deve essere sempre e comunque rivolta al servizio della comunità, per la difesa e la promozione del bene comune e per l’emancipazione dei poveri e dei meno favoriti.
Il suo magistero va pertanto oltre la Chiesa ed è destinato ad imprimersi nella storia come un insegnamento universale che sollecita tutti noi, credenti e non credenti, verso il cambiamento, qui ed ora, dei nostri comportamenti, dei nostri stili di vita e delle nostre relazioni per orientarli a principi e valori di giustizia sociale, solidarietà, fraternità e sostenibilità ambientale", dichiara Walter Nicoletti, presidente Acli trentine.
Il Tour of the Alps si unisce al lutto per la scomparsa di Papa Francesco
Nei minuti precedenti la partenza della 1a tappa del Tour of the Alps, San Lorenzo Dorsino – San Lorenzo Dorsino di oggi, la carovana è stata raggiunta dalla triste notizia della scomparsa del Santo Pontefice, Papa Francesco. In segno di rispetto della grave perdita per tutto il mondo religioso e civile, l’intera carovana del Tour of the Alps ha tributato un minuto di silenzio prima dell’avvio della frazione inaugurale. Il programma di giornata del Tour of the Alps è proseguito nel rispetto di un tono di sobrietà, e in assenza di animazione musicale. Il Tour of the Alps rispetterà un minuto di silenzio per la scomparsa di Papa Francesco alla partenza di tutte le cinque frazioni dell’edizione 2025.
Cordoglio presidente Schuler
“La scomparsa di Papa Francesco è una grande perdita che colpisce tutti noi, credenti e non credenti”: così il presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Arnold Schuler si unisce al lutto per la morte del Pontefice: “Per molti, soprattutto negli ultimi tempi caratterizzati da conflitti e disordini nel mondo, Papa Francesco ha rappresentato una figura di ispirazione e una fonte di speranza. Anche in Alto Adige sentiremo molto la sua mancanza”.
Cordoglio Poste Italiane
"Poste Italiane esprime profondo dolore per la morte di Papa Francesco, uomo di pace sempre vicino ai più deboli. Lo ricordiamo per la tenacia e dedizione con cui ha servito la Chiesa anche nella sofferenza. Papa Francesco sarà per sempre un esempio per l’Italia e il mondo intero, cui guardare con profonda gratitudine. Poste Italiane desidera esprimere vicinanza e affetto anche alla famiglia di Poste Vaticane con cui ha avuto il privilegio di condividere iniziative al servizio della comunità cattolica".
Calcio italiano si ferma: stop a tutte le gare di oggi
Oggi in Italia erano in programma diverse partite dei campionati di calcio di Serie A, Serie B e Serie C, oltre ai Dilettanti. La Figc ha deciso di fermare anche tutti i campionati dilettantistici oltre a quelli di A, B e C. "Il calcio e la FIGC piangono la scomparsa di Papa Francesco, venuto a mancare questa mattina all'età di 88 anni. "Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli". Lo disse Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 in Argentina, nel corso di un'udienza privata con la Nazionale nel 2019, raccontando la sua passione per il calcio. Una 'pelota de trapo' che ha ispirato anche diverse iniziative che hanno legato il calcio, la Federazione e la Chiesa. L'ultima delle quali, in ordine di tempo, il progetto 'Giubileo-Pelota de Trapo', con le celebrazioni del Giubileo dello Sport che sarebbero culminate il 14 e il 15 giugno prossimi con una speciale funzione in Piazza San Pietro presieduta da Sua Santità. “Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco - le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina -. Grande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato. La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio”. La FIGC, d'intesa con tutte le componenti federali, sospende tutte le competizioni in programma nella giornata di oggi, dalla Serie A ai Dilettanti", il comunicato della Federcalcio.