Questi, in sintesi, i principali dati della nuova classificazione sismica del territorio lombardo illustrata oggi a Brescia dall'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali (clicca sulla mappa a fianco per ingrandire).
"La nuova classificazione non deve essere intesa come un aumento di pericolosita' del territorio - ha spiegato Bordonali - ma solamente come una svolta verso un sistema di prevenzione dei rischi e dei danni conseguenti ai fenomeni sismici".
MAGGIOR PRUDENZA PER PIANIFICARE MEGLIO
"Questo documento - ha proseguito l'assessore - testimonia la sensibilita' della Regione Lombardia verso il tema della prevenzione. Una maggiore prudenza portera' a procedure piu' cautelative rispetto alla pianificazione territoriale e alle edificazioni. L'aggiornamento della zonazione sismica determina di fatto un livello di classificazione volto a garantire la sicurezza pubblica.
Sappiamo che le amministrazioni comunali che dovranno effettuare i controlli avranno inizialmente delle difficolta', ma l'entrata in vigore della norma, attesa da 15 anni, non era piu' prorogabile".
LE PRINCIPALI NOVITA', BRESCIA IN ZONA 2 E MILANO IN ZONA 3
Rispetto alla zonazione precedente, il numero dei Comuni in zona 2 aumenta di 16 unita', mentre 790 passano in zona 3 e quello dei Comuni e quelli in zona 4 diminuiscono di 821 unita'. Gli elementi maggiormente significativi sono l'ingresso del Comune di Brescia in zona 2 e quello di Milano in zona 3.