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Economia trentina, fase di stagnazione nel secondo trimestre

Trento - Il fatturato delle imprese trentine, esaminate nell’indagine congiunturale del secondo trimestre di quest’anno, diminuisce dell’1,1% rispetto al corrispondente trimestre del 2023.

In base ai dati raccolti ed elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento, questa variazione è però sintesi di dinamiche sensibilmente differenziate tra i settori.

In particolare, nei comparti più dipendenti dalla domanda interna come i servizi alle imprese (+8,5%) e i trasporti (+9,5%) si rilevano variazioni positive; meno dinamico, ma ancora di segno positivo, l’andamento nel comparto del commercio al dettaglio (+1,5%). Il settore manifatturiero, che si è sempre dimostrato più legato alla congiuntura internazionale, risente invece di una sensibile contrazione delle vendite (-4,0%). Più marcata la contrazione dei ricavi delle vendite del settore delle costruzioni che registra un calo del 12,6%, in larga parte riconducibile al venir meno di alcune delle più significative agevolazioni pubbliche (bonus edilizi).

Il risultato negativo del comparto delle costruzioni incide anche sul fatturato realizzato in ambito locale, che in questo trimestre mostra una sensibile diminuzione (-3,8%), segnali di difficoltà che giungono anche dalle vendite sui mercati esteri (-2,6%); sostenuto dai ricavi del comparto dei servizi alle imprese, il fatturato realizzato a livello nazionale registra invece una variazione positiva (+3,4%).

La variazione tendenziale dei ricavi delle vendite, calcolata in base alla dimensione dell’impresa, risulta lievemente positiva per le grandi (oltre 50 addetti) e le medie imprese (tra 11 e 50), con valori pari rispettivamente a +1,5% e +0,4%, mentre quelle piccole (fino a 10 addetti) fanno registrare una decisa contrazione (-7,8%).

L’andamento dell’occupazione mostra una variazione leggermente positiva (+0,9%).
In particolare, si riscontrano aumenti significativi presso i comparti dei servizi alle imprese (+3,5%) e dei trasporti (+2,0%), mentre si contraggono leggermente le basi occupazionali del commercio al dettaglio (-1,2%) e del settore edile (-0,5%).

Per quanto riguarda gli ordinativi, anche in questo secondo trimestre si registra una variazione negativa (-11,4%), determinata prevalentemente dalle contrazioni rilevate presso i comparti manifatturiero (-21,0%) e delle costruzioni (-11,2%).

I giudizi degli imprenditori si mantengono stabili rispetto al precedente trimestre, con la maggior parte degli intervistati soddisfatti della redditività attuale della propria azienda. Leggermente più orientate alla cautela le valutazioni sui prossimi mesi.

“Nel complesso – commenta Andrea De Zordo (foto credit Daniele Mosna), presidente della Camera di Commercio di Trento – il quadro economico trentino riflette una sostanziale stagnazione. Le prospettive per i prossimi mesi sono orientate alla stabilità, a condizione che non si verifichino scenari peggiorativi inattesi nel contesto internazionale. I settori più aperti al commercio estero dovranno affrontare la persistente debolezza dell’economia tedesca, nostro principale partner commerciale, mentre non si attendono particolari cambiamenti nel comparto edile, per il quale si prevede il prolungarsi di una dinamica negativa anche nei prossimi mesi”.

Michele Andreaus, professore ordinario presso il Dipartimento di economia e management dell’Università di Trento, si è soffermato su alcune criticità locali e internazionali, che stanno influenzando, e lo faranno sempre più, l’andamento dell’economia trentina. “Concordo con la sintesi del presidente De Zordo, che a livello economico c’è malessere, ma non ancora crisi. I punti di forza della nostra economia dovranno rappresentare la leva per risolvere le criticità, che ci sono e che anche questa analisi trimestrale bene evidenzia. Per quanto il nostro sia un territorio autonomo, l’economia del Trentino è strettamente connessa con gli scenari internazionali e mondiali”.
Ultimo aggiornamento: 06/09/2024 00:45:26
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