Ricordo che la Falconeria Italiana è ora riconosciuta come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO quale tradizione venatoria, culturale e artistica tramandata da secoli di storia immutata”.
GUENTHER MITTENZWEI
Dove lo incontrate:
Relatore nella tavola rotonda: “Ausiliari venatori a due e quattro zampe”
Domenica 26 Marzo | Ore 14.30 | 16.30 Hall Pad. B2 (piano terra) – Sala convegni
Günther Mittenzwei: “Quando ero ragazzo la gente non aveva paura di ragazzi che sparavano nelle discariche ai ratti con il .22. Era un’iniziazione alla vera caccia che però, visto le spese altissime per il esame per la licenza in Germania, avvenne solo quando il mio portafoglio si stabilizzò un po’. In Italia quando prese piede la caccia di selezione agli ungulati ho pulito e tarato la carabinae per tradizione addestravo un cane da traccia. Riconosciuto recuperatoree cacciatore di selezione, dopo corsi per guardiacaccia in Germania e corsi al Gallo, ho raccolto diverse esperienze in Italia, dove lavoro da molti anni come Guardiacaccia in una AFVche gestisco in stile Mitteleuropeo. Ho scritto un po’ di articoli per le riviste di caccia in Italia, Austria e Germania. Gli avanzi dei miei pensieri, li ho fermati in un piccolo libro in tedesco. Ogni tanto peròancora mi viene la voglia di commentare lo strano mondo dei cacciatori, con i loro difetti o le loro gioie.
Ho Rüd Ho“
LUCA PEDROTTI
Dove lo incontrate:
Relatore nella serata “Prede, zanne e carabine. Il lupo e i cacciatori: coabitazione e competizione in natura” Venerdì 24 marzo ore 20.30 | Museo Civico di Rovereto|Borgo Santa Caterina 41 Rovereto (TN)
Ospite a “Mezz’ora con l’esperto” sabato 25 marzo - Ore 14.00 | 14.30| Pad. B2 (piano terra)
“Tutti insieme, più o meno appassionatamente: le relazioni fra diverse specie di Ungulati”
Luca Pedrotti è biologo e dottore di ricerca in scienze naturalistiche e ambientali, ha lavorato per enti di ricerca universitaria e per l’Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale come ricercatore ed esperto di ecologia, conservazione e gestione dei grandi mammiferi, con particolare riferimento alla gestione venatoria degli ungulati. Dal 2001 è coordinatore scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio dove si occupa di pianificazione e conservazione della biodiversità. Attivo nella conservazione e gestione degli ungulati e nel monitoraggio dei grandi carnivori, è autore di numerosi articoli e pubblicazioni inerenti l’ecologia dei grandi mammiferi.
FRANCO PERCO
Dove lo incontrate:
Relatore nella tavola rotonda: “Ausiliari venatori a due e quattro zampe”
Domenica 26 Marzo | Ore 14.30 | 16.30 Hall Pad. B2 (piano terra) – Sala convegni
Ospite a “Mezz’ora con l’esperto” domenica 26 marzo - Ore 14.00 | 14.30| Pad. B2 (piano terra)
“Parlando di gestione, conservazione e anche di caccia…il nuovo libro di Perco”
Franco Perco è di Trieste. Quindi non è friulano e sua nonna si chiamava Clara Rommel. Laureato in legge e scienze naturali, è transitato nella zoologia grazie alla caccia. E questo grazie a ottimi maestri: suo padre Dino e suo zio Emo. Ha sempre pensato e lavorato per una gestione faunistica migliore e per una caccia di alto profilo. Proprio per questo, giustamente, ha destato diverse antipatie nel mondo ambientalista e venatorio di serie C (zona retrocessione). Si è occupato di Natura, della reintroduzione dello Stambecco, del Camoscio, del Capriolo e del Cervo e non ha disprezzato l’introduzione del Muflone. Dopo un esperienza di 6 anni come direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini è rientrato nella libera professione e attualmente si pre - occupa per i Parchi e anche per il Lupo. Odia i fanatici in ogni settore e li prende volentieri in giro, ma purtroppo loro spesso non se ne accorgono. Ama il teatro d’opera anche se è molto stonato. A caccia è in pratica impossibile che ferisca: spara poco ed è molto molto prudente. Sarà l’età … Ma vuole sempre migliorare. Ha intenzione di arrivare a 99 anni per capitalizzare almeno 83 licenze. E sedici libri. Ah, oggi (2017) ha una sola nipote - Gaia - nonostante tre figli: Luca, Silvia e Giulia.
EMILIO PETRICCI
Dove lo incontrate:
Ospite a “Mezz’ora con l’esperto” sabato 25 marzo - Ore 15.45 | 16.15| Pad. B2 (piano terra)
"Un Manuale di Caccia con l'Arco"
Emilio Petricci è Responsabile Nazionale del Gruppo Arcieri URCA e Istruttore nazionale di caccia con l'arco URCA. Cacciatore con fucile dal 1974 ( 1 licenza a 16 anni). Cacciatore di selezione dal 1994.
Conduttore cani da traccia dal 1998. Guardia venatoria volontaria dal 1999. cacciatore e pescatore con l'arco dal 1990. Collabora con la Casa Editrice CAFF dal 2007. Ha collaborato con la rivista scientifica habitat (diretta da Franco Nobile). Collabora con diverse provincie in qualità di esperto per la formazione dei neo selecontrollori anche per la caccia con l'arco.
Istruttore Nazionale di tiro con l'arco FIARC (Federazione Arcieri tiro di Campagna).
Fondatore e presidente di una associazione sportiva di tiro con l'arco ( Compagnia Arcieri di San Galgano).
Consigliere Nazionale Urca Autore del progetto per la caccia di selezione con l'arco approvato dalla provincia di Siena nel 2006. collaboro con diverse provincie in qualità di esperto per i corsi per neo selecontrollori.
Vice responsabile di distretto di caccia di selezione, caccia quasi esclusivamente nel suo ATC di residenza (Atc Siena 17).
LUCA PIROVINI
Dove lo incontrate:
Ospite a “Mezz’ora con l’esperto” domenica 26 marzo - Ore 12.00 | 12.30| Pad. B2 (piano terra)
Mezz’ora con l’esperto! “Camosci consanguinei: lo strano caso di Intelvi”
Luca Pirovini, laureato in medicina veterinaria a Milano nel 1982, si è sempre occupato di cardiologia ecocardiografia, ecografia e di patologie degli ungulati. Sia per l'Ufficio Caccia della Provincia di Como, che per diverse Società veterinarie, dal 1990 è relatore a corsi, congressi e autore di pubblicazioni sia in campo veterinario che faunistico venatorio. Nel 2006 ottiene il diploma di accompagnatore esperto per caccia al camoscio .Segue dal 2011 l'aspetto sanitario dei camosci prelevati nel Comprensorio Alpino di Caccia “Prealpi Comasche”, presentando la ricerca al congresso internazionale sul camoscio al Parco Nazionale della Majella nel 2014. Partecipa come docente, per l'Accademia Ambiente Foreste e Fauna del Trentino, ai corsi per esperti cacciatori.
ARTURO PLOZZA
Dove lo incontrate:
Ospite nella serata “Prede, zanne e carabine. Il lupo e i cacciatori: coabitazione e competizione in natura” Venerdì 24 marzo ore 20.30 | Museo Civico di Rovereto|Borgo Santa Caterina 41 Rovereto (TN)
Ospite a “Mezz’ora con l’esperto” sabato 25 marzo - Ore 10.00 | 10.30| Pad. B2 (piano terra)
“Una visione elvetica: la caccia agli Ungulati nel Cantone dei Grigioni”
Arturo Plozza è "Guardiano della selvaggina" da 34 anni, al servizio dell’Ufficio per la caccia e la pesca del Cantone dei Grigioni. Responsabile, assieme al biologo cantonale, del management della specie cervo fino al 2012. Il guardiano della selvaggina è un professionista formato (con Attestato federale) con funzione pubblica nell'ambito dell'applicazione e della vigilanza della legislazione federale e cantonale in materia di caccia, di protezione della natura e di protezione e gestione faunistica. I compiti spaziano dalla tutela della fauna, al corretto svolgimento della caccia, dalla protezione degli spazi vitali dei mammiferi e degli uccelli viventi allo stato selvatico, alla custodia delle bandite di caccia e delle riserve ornitologiche. Arturo Plozza è sposato, ha due figli ed è sindaco del Comune di Brusio.
VITTORIO TAVEGGIA
Dove lo incontrate:
Ospite a “Mezz’ora con l’esperto” sabato 25 marzo - Ore 15.00 | 15.30| Pad. B2 (piano terra)
"Polemiche di rame: le palle monolitiche a caccia"
Vittorio Taveggia, noto tiratore, cacciatore e giornalista di settore, si è laureato in “Comunicazione Interculturale Multimediale” (scienze della comunicazione) con una tesi su “Caccia e comunicazione: due realtà da conciliare”.Perito balistico, tecnico abilitato alla costruzione, riparazione e vendita di armi comuni da sparo, ed armi da guerra. Esperto ricaricatone ed eccellente tiratore, con svariati titoli nazionali e record europeo in F-Class sulle 800 yds categoria Open conseguito durante il campionato europeo 2010.
docente presso Obora Hunting Academy come istruttore di tiro, di balistica pratica e di maneggio armi. Ad oggi ha pubblicato circa 200 articoli focalizzati sulla la balistica, le armi e le ottiche.
SILVANO TOSO
Dove lo incontrate:
Relatore nella tavola rotonda: “Ausiliari venatori a due e quattro zampe”
Domenica 26 Marzo | Ore 14.30 | 16.30 Hall Pad. B2 (piano terra) – Sala convegni
Silvano Toso fin da ragazzo si interessa di zoologia, frequentando assiduamente il Museo Civico di Storia Naturale di Milano. Dopo gli studi classici, si laurea in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Milano e collabora con l’Istituto di zoologia della stessa Università per circa dieci anni, anche come professore a contratto, insegnando Zoologia dei vertebrati, Ecologia e Conservazione della natura.
Nel 1982 è stato assunto dall’INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) ed ha iniziato la sua carriera in questo Ente percorrendone tutte le tappe sino a ricoprire la carica di direttore generale. Dal 2008 al 2014, data del pensionamento, ha assunto le funzioni di responsabile del Servizio di Consulenza Faunistica dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Si è dedicato allo studio degli Ungulati, Lagomorfi, Galliformi e Falconiformi ed ha affrontato i temi generali di conservazione e gestione della fauna tenendo conto delle interconnessioni tra le diverse discipline specialistiche e del quadro normativo nazionale e comunitario. Ha compiuto soggiorni di studio presso diverse istituzioni scientifiche ed agenzie di gestione faunistica in Europa e negli Stati Uniti ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche ed articoli divulgativi.
Silvano Toso è anche cacciatore, con esperienze dirette nel prelievo selettivo degli ungulati, caccia col cane alla piccola selvaggina stanziale, caccia agli uccelli acquatici e falconeria. Tra i suoi interessi culturali spicca quello riguardante il rapporto tra l’uomo e la fauna nelle sue diverse articolazioni storiche, letterarie ed iconografiche.
Masami Sakakibara anche noto con il nome Tenkara-no-Oni
Dove lo incontrate:
Tenkara Village | Pad. C2/C18
Maestro di Tenkara, l'ideatore delle canne da Tenkara ONI, è uno dei più rappresentativi personaggi in Giappone, soprannominato ONI che significa "demonio" proprio in funzione dell'estrema efficacia della tenkara da lui praticata. Il Maestro ha fondato la scuola di Tenkara ONI School per la divulgazione della tradizionale tecnica Tenkara Giapponese. Masami Sakakibara Tenkara-no-Oni in fiera, eseguirà una dimostrazione di Tecnica Tenkara Giapponese enfatizzando i diversi tipi di lancio improntati sulla velocità e precisione con le sue canne ONI.
Luong Tam
Dove lo incontrate:
Tenkara Village | Pad. C2/C18
Progettista, ideatore e sviluppatore delle canne Tenkara Tanuki, Luong Tam ha sviluppato la progettazione delle canne da Tenkara utilizzando il principio dell'algoritmo di Fibonacci e ingegnerizzando i moduli e le sezioni delle sue canne affinché riproducano esattamente la curva descritta dall'algoritmo stesso. Questo sistema innovativo di progettazione porta le canne ad esprimere in pesca una curvatura estrema (bending). Luong Tam eseguirà una dimostrazione di uso delle sue canne e della curvatura e azione necessarie a contrastare anche pesci di taglia. Inoltre presenterà e testerà due prototipi di canne da Tenkara sviluppate appositamente per la pesca sulle Alpi.
Vito Rubino
Dove lo incontrate:
Tenkara Village | Pad. C2/C18
Esperto internazionale di Tenkara, responsabile di un importante negozio inglese e grande conoscitore delle arti internazionali grazie a numerose esperienze.