Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Gestione sostenibile delle risorse idriche alpine

Dal Trentino un contributo della Fondazione Mach

San Michele all'Adige (Trento) - Gestire in modo sostenibile le risorse idriche montane e promuovere la conservazione della biodiversità alpina. E’ l’obiettivo del progetto Waterwise, un'ambiziosa iniziativa internazionale finanziata nell'ambito del programma Interreg Alpine Space che vede la Fondazione Edmund Mach e l’Università di Neuchâtel (Svizzera) nel ruolo di coordinatori, in prima linea per la tutela delle risorse idriche delle Alpi.

In questo progetto, che riunisce un consorzio di dodici partner provenienti da sei Paesi alpini, i ricercatori della FEM si occuperanno di monitoraggi, analisi dei dati, implementazione di modelli predittivi per simulare l'evoluzione dei sistemi idrologici alpini.
Focus della ricerca in Trentino sarà l’area di Sadole, in valle di Fiemme, che fornisce la gran parte della risorsa idrica per il Comune di Ziano di Fiemme.

La FEM vedrà coinvolti i ricercatori dell’Unità di Ricerca Idrobiologia del Centro Ricerca e Innovazione (Monica Tolotti, Maria Cristina Bruno, Leonardo Cerasino) e si avvarrà della collaborazione di diversi partner esterni locali, in particolare del Comune di Ziano di Fiemme, il Servizio Geologico e l’APRIE (Agenzia Provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia) della Provincia autonoma di Trento e il Comitato Permanente di Difesa delle Acque del Trentino.

Le attività condotte durante i tre anni di progetto includono: monitoraggio: attraverso una rete di stazioni di monitoraggio verranno raccolti dati ad alta frequenza sulle variabili climatiche, idrologiche e idrochimiche; valutazione della vulnerabilità: l’analisi combinata di dati climatici, idrologici, chimici, ecologici e socio-economici permetterà la valutazione della vulnerabilità presente e futura delle risorse idriche montane in una serie di aree studio distribuite lungo l’intero arco alpino; modelli predittivi: saranno sviluppati modelli numerici per simulare l'evoluzione dei sistemi idrologici alpini in risposta a diversi scenari climatici e socio-economici, in modo da anticipare le sfide future; d) Soluzioni sostenibili: verranno costruite strategie concrete per una gestione sostenibile dell'acqua, grazie alla collaborazione tra ricercatori e portatori di interesse delle diverse aree di studio, utilizzabili da decisori politici e gestori delle risorse idriche montane per la definizione di strategie di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici e delle pressioni antropiche.

Il risultato finale sarà un "toolbox digitale", una serie di strumenti pratici per aiutare le comunità alpine ad affrontare le sfide legate all'acqua. Questo strumento sarà testato in diverse aree pilota, tra cui Contamines Montjoie (FR), Grand Sassière (FR), Valle di Jamtal (AUT), Rèchy (CH), Sadole (ITA), Schneefernerhaus, Zugspitze (GER) e la falda acquifera transfrontaliera fra Austria e Slovenia del Monte Peca/Petzen.
Ultimo aggiornamento: 24/12/2024 00:12:04
POTREBBE INTERESSARTI
Tra gli appuntamenti della Vigilia di Natale: a Tavernola i sub posizioneranno il presepe subacqueo
Padre dell’Archivio fotografico storico provinciale
Ricco cartellone di appuntamenti da questa sera alla notte di San Silvestro
Intesa sulla convenzione tra Provincia, Comuni e Comunità
La Giunta provinciale ha approvato le direttive e i finanziamenti per le Rsa e i Centri diurni
ULTIME NOTIZIE