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Guardia di Finanza: il Generale Lopez in visita al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trento

Trento - Il Comandante Interregionale dell’Italia Nord Orientale della Guardia di Finanza–Generale C.A. Carmine Lopez – ha visitato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trento.


L’Ufficiale Generale, da cui dipendono tutti i Reparti della Guardia di Finanza del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto-Adige, è stato accolto dal Comandante Regionale, Gen. B. Guido Zelano, e dal Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, Ten. Col. Francesco Sodano.


Durante la visita, il Generale Lopez ha incontrato una rappresentanza dei militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trento, per esprimere loro il proprio apprezzamento per i risultati finora conseguiti e per le solide proiezioni delle importanti attività in corso - che coprono trasversalmente l’intero spettro delle competenze del Corpo, tra le quali assumono particolare importanza quelle in materia tributaria e di spesa pubblica, nonché a contrasto del riciclaggio e degli interessi della criminalità organizzata - esortandoli a proseguire nel diuturno impegno a favore della collettività, a tutela dell’economia, del libero mercato e dei contribuenti onesti.


Prima di lasciare la sede di Trento, il Comandante Interregionale ha riservato uno specifico momento, alla presenza del Ten. Col. Sodano e del Magg.

Alessia Elia, Comandante del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) di Trento, all’incontro con i componenti della pattuglia che ha condotto l’operazione “Melita” - che ha consentito di smantellare una serie di organizzazioni criminali transnazionali dedite al contrabbando di sigarette, carburanti e prodotti alcolici, che avevano sottratto allo Stato entrate tributarie (accise, diritti doganali e altre imposte) per oltre 27 milioni euro - conclusasi, alla fine del mese scorso (per maggiori dettagli, si veda il comunicato stampa, di questo Comando provinciale, del 28 giugno 2022) con la denuncia di 115 soggetti, 28 dei quali tratti in arresto, e che ha visto il sequestro di 2,7 tonnellate di tabacchi, di 36.000 litri di gasolio e di circa 28.000 litri di vodka.


Il Generale Lopez si è personalmente complimentato con gli operanti, per la particolare perizia e professionalità manifestata nell’esecuzione delle delicate e complesse attività investigative, che hanno interessato, oltre al territorio nazionale, ben 9 altri Paesi comunitari e che costituiscono un tangibile esempio della sensibilità del Corpo nell’intercettare fenomeni criminali altamente strutturati e ramificati che tentano di approfittare dei periodi, come quello attuale, caratterizzati da una congiuntura negativa dell’economia e dal rilevante aumento dei prezzi al dettaglio, per insinuarsi nelle filiere di commercializzazione dei prodotti di largo consumo, immettendovi generi introdotti illegalmente in Italia che non solo causano danni all’Erario, sottraendo preziose risorse alla collettività, ma anche ulteriori difficoltà agli imprenditori rispettosi delle regole, alterando i meccanismi della concorrenza.


L’operazione “Melita”, infatti, costituisce solo il più recente esempio dei risultati dell’azione di controllo che la Guardia di Finanza sviluppa, quotidianamente, sulle principali vie di comunicazione che collegano l’Italia al resto d’Europa, al fine di prevenire e reprimere pericolosi traffici illeciti transnazionali, di carburanti illegali, stupefacenti, sigarette di contrabbando, merci contraffatte e/o non sicure, nonché di contrastare le movimentazioni irregolari di valuta.


Nell’ambito di tali linee d’azione, tracciate a livello nazionale, il Comando Regionale Trentino Alto Adige costituisce una naturale “sentinella”, stante la presenza di numerosi valichi di frontiera, tra i quali emergono, per importanza, quelli autostradale e ferroviario del Brennero, principali snodi del c.d. “corridoio scandinavo–mediterraneo”, che attraversa l’intero continente da nord a sud.


Proprio per la sua connotazione di asse di collegamento tra l’Italia ed il resto d’Europa, infatti, il corridoio del Brennero si presta, anche, a costituire una delle principali rotte utilizzate dai trafficanti, per introdurre nel territorio nazionale le più svariate tipologie di merci illegali.


Alla quotidiana azione di controllo, operata da tutti i Reparti del Corpo della regione, si affiancano apposite intensificazioni delle attività di controllo, pianificate sulla base di una preliminare analisi dei flussi veicolari, che vanno ad incidere sui giorni di più intenso traffico commerciale e che si traducono nell’effettuazione di specifici “Dispositivi di contrasto ai traffici illeciti”, che vedono dispiegate decine di automontate, dei Comandi Provinciali di Trento e di Bolzano, che operano sia presso la barriera di Vipiteno, in ingresso Stato, che presso gli autoporti, interporti ed aree di sosta.


Il dispositivo si avvale, anche, del prezioso ausilio della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano - che con i propri elicotteri osserva, dall’alto, i movimenti lungo le rotabili, segnalando alla componente territoriale, operante su strada, movimenti sospetti, meritevoli di approfondimento - nonché di cani antidroga e “cash dog”, questi ultimi specializzati nel “fiutare” il denaro.


A conferma dell’esigenza di un costante presidio di questo strategico scenario, a tutela della sicurezza economico-finanziaria del Paese, nel corso dei controlli vengono acquisiti importanti dati e notizie d’interesse, fondamentale premessa per l’avvio di più ampie azioni investigative, come la citata operazione “Melita”.


Infatti, le attività sopra illustrate si inquadrano nel più ampio contesto del diuturno impegno del Corpo nel contrasto ai traffici illeciti, a tutela della collettività e della competitività del “sistema Paese”, che si muove lungo tre principali direttrici:


il presidio delle aree di confine, per intercettare i generi illegali, prima che vengano distribuiti sul mercato;


il controllo economico del territorio, attraverso pattuglie su strada, per garantire una repressione tempestiva e capillare delle manifestazioni di illegalità presenti in regione;


le attività investigative ad ampio raggio, orientate ad aggredire trasversalmente i fenomeni illeciti nel loro complesso, ricostruendo intere “filiere illecite” e contrastando le consorterie criminali disarticolandone, in Italia ed all’estero, i canali d’importazione, le aree di deposito, le reti di smercio ed aggredendone i flussi finanziari e gli ingenti patrimoni illecitamente accumulati.


Quest’ultimo è, senz’altro, l’aspetto più qualificante dell’operato delle Fiamme Gialle, che consente di superare i sempre più sofisticati schermi interposti, dalle organizzazioni criminali, per rendere difficoltosa l’individuazione dei responsabili degli illeciti, dei relativi proventi e dei conseguenti reinvestimenti.

Ultimo aggiornamento: 11/07/2022 15:26:26
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