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Hospice pediatrico di Trento, avviati i lavori

Posa della prima pietra per la nuova struttura accanto a Protonterapia, nell’area del nuovo ospedale

Trento - Con la posa della prima pietra avvenuta questa mattina sono partiti ufficialmente i lavori del nuovo hospice pediatrico di Trento. Una struttura che sorgerà accanto al Centro di Protonterapia e nell’area del nuovo Polo ospedaliero universitario di Trento, grazie ad un investimento del valore complessivo di 7,68 milioni di euro, finanziato per 2,68 milioni dalla Provincia autonoma di Trento e per 5 milioni dallo Stato. L’importanza del momento è stata evidenziata anche dalla rappresentanza di istituzioni e operatori sanitari presente nel cantiere di via Al Desert.

“Un’ampia partecipazione - le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti - che conferma la rilevanza del progetto, nato da una precisa scelta fatta nella scorsa legislatura per indirizzare il finanziamento statale nell’ambito del PNRR proprio ad un hospice pediatrico. Una struttura in grado di fornire un supporto adeguato e altamente professionale ai pazienti pediatrici e delle loro famiglie, non solo del nostro territorio ma anche delle altre regioni. Anche con questo investimento, previsto nell’area che si sta attrezzando per il nuovo ospedale, prosegue passo dopo passo il percorso di costruzione della sanità trentina del futuro”.
Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, intervenuto assieme all’assessore alla salute Mario Tonina, al direttore generale di Apss Antonio Ferro, alla direttrice del dipartimento infrastrutture di Apss Debora Furlani, alla consigliera provinciale e già assessore alla salute Stefania Segnana, nel cui mandato (settembre 2022) è stato dato avvio al progetto.
“Anche da parte mia ci tengo a sottolineare la rilevanza di questo momento - è stato il messaggio dell’assessore Tonina -. Un progetto al quale la Giunta nella scorsa legislatura ha fortemente creduto e che è stato ulteriormente concretizzato nell’attuale mandato con la destinazione delle risorse aggiuntive necessarie per dare avvio ai lavori, nell’area strategica di Protonterapia e del nuovo ospedale. Un’iniziativa che dimostra come attraverso l’autonomia speciale il Trentino si sappia distinguere, anche negli aspetti di umanità, sensibilità e innovazione sanitaria, garantendo un presidio H24 per i bambini che hanno bisogno e per le loro famiglie”.

Secondo il direttore generale di Apss Ferro, che ha chiarito i tempi di realizzazione (18 mesi), “La struttura rappresenta una punta di diamante del sistema delle cure palliative pediatriche: un presidio, distribuito sul territorio, che grazie ai nostri operatori sarà sempre più vicino e attento ai bisogni dei bambini con gravissime patologie”.

La direttrice del dipartimento infrastrutture di Apss Debora Furlani ha illustrato i particolari tecnici dell’opera: la struttura avrà 6 posti letto, di cui 2 in day hospital, fornendo una risposta di alta complessità assistenziale per le cure palliative pediatriche. Sarà inoltre a tutti gli effetti una parte del nuovo ospedale del quale a regime completerà l’offerta.

Elena Bravi, direttrice per l’integrazione socio sanitaria, ha sottolineato il valore della qualità della vita e l’importanza della dimensione psicologica e sociale delle famiglie e dei bambini a cui si rivolgono le cure palliative pediatriche. Da parte del direttore dell’unità operativa Gino Gobber è stato evidenziata l’esperienza acquisita dal Trentino proprio nelle cure palliative pediatriche, attive dal 2014.

Stefania Segnana, consigliera provinciale e assessore alla salute nella precedente legislatura, ha ringraziato il presidente e la Giunta per aver compreso l’importanza dell’opera, un supporto ai bambini e alle famiglie che vivono situazioni di grande difficoltà.

Alla cerimonia hanno partecipato, fra gli altri, i direttori Enrico Nava e Massimo Soffiati, il dirigente medico Marco Bolognani, il responsabile unico del procedimento Claudio Cortelletti, la direttrice dei lavori Susanna Benedetti, l’assistente alla direzione lavori Ursula Vivori, la coordinatrice in fase di esecuzione Gabriella Spagnoli.

Presenti inoltre dell’impresa trentina Pretti e Scalfi, che ha vinto il contratto con un ribasso di poco superiore al 7,4%, in seguito ad una procedura ad invito promossa dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Ultimo aggiornamento: 03/03/2025 23:00:31
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