Trento - L’Associazione Agriturismo Trentino si è riunita al Castello del Buonconsiglio, nella sala delle Marangonerie, per festeggiare
i cinquant’anni dalla fondazione.
Un’assemblea molto partecipata e sentita, animata da molti interventi e da oltre 120 persone che hanno voluto festeggiare, con emozione, il traguardo raggiunto. Gli Assessori Zanotelli e Failoni hanno portato i loro saluti istituzionali, ricordando l’importanza del rapporto tra turismo ed agricoltura. Emozionata la relazione della Presidente Nicoletta Andreis, che ha ricordato alcuni passaggi
della storia dell’agriturismo in Trentino.
“
Ciò che non si rigenera, degenera", ha detto Andreis, richiamando le parole del sociologo Morin e ribadendo la necessità di guardare al futuro con capacità trasformativa, auspicando che anche in futuro l’associazione sappia leggere ed interpretare le esigenze delle strutture agrituristiche. Andreis ha anche rivolto un appello ad un nuovo equilibrio sociale, economico, ambientale che può e deve essere trovato, introducendo di fatto l’intervento di
Michil Costa, albergatore, filosofo, che ha rivolto il suo “
Accorato appello contro la monocultura turistica” (dal titolo del suo libro). L’assemblea è poi proseguita con la testimonianza di Valeria e Patrizia Pasetto, dell’Agriturismo Ca’ Versa dell’Oltrepo Pavese.
In chiusura, la presentazione del
testo edito dall’Associazione Agriturismo “Sentieri di accoglienza – 50 anni di Associazione Agriturismo Trentino”, curato da Marco Romano: un libro che racconta la storia dell’agriturismo e che raccoglie le storie di 19 strutture del territorio provinciale. Da evidenziare che nella prima parte del pomeriggio, riservata alla base associativa, l’assemblea aveva
rinnovato il consiglio direttivo ed aggiornato lo statuto dell’Associazione.
L’Agriturismo Trentino in cifre
- Ad agosto 2024 sono circa 516 gli Agriturismi in Trentino
235 strutture offrono servizio di ristorazione
(di questi, 100 offrono solo ristorazione senza posti letto)
224 strutture tra 1 e 15 posti letto
134 strutture tra 15 e 30 posti letto
158 strutture non hanno posti letto
142 sono le strutture che offrono servizi di fattoria didattica
198 quelle che offrono degustazione dei prodotti aziendali
- Gli Agritur con pernottamento sono 358 con circa 5400 posti letto.
Presenze Gennaio-Settembre 2019: 186.000 italiani, 144.470 stranieri. Totale 330.470
Presenze Gennaio-Settembre 2020: 180.737 italiani, 72.846 stranieri. Totale 253.583
Presenze Gennaio-Settembre 2021: 189.053 italiani, 113.551 stranieri. Totale 302.604
Presenze Gennaio-Settembre 2022: 221.291 italiani, 183.073 stranieri. Totale 404.364
Presenze Gennaio-Settembre 2023: 218.252 italiani, 203.833 stranieri. Totale 422.085
Presenze Gennaio-Agosto 2024: 197.632 italiani, 198.504 stranieri. Totale 396.136
TOTALE ANNO 2019 – Arrivi 118.473 Presenze 391.169
TOTALE ANNO 2020 - Arrivi 76.147 Presenze 282.758
TOTALE ANNO 2021 - Arrivi 100.506 Presenze 368.168
TOTALE ANNO 2022 - Arrivi 139.970 Presenze 477.175
TOTALE ANNO 2023 - Arrivi 152.253 Presenze 497.453
FINO AD AGOSTO 2024 - Arrivi 117.698 Presenze 396.136
Relazione della Presidente Nicoletta Andreis
Cari amici e care amiche e colleghe agrituriste, con emozione apro questo momento dedicato al festeggiamento dei 50 anni dell’Associazione Agriturismo Trentino.
Vorrei aprire con alcuni ringraziamenti: siete tante e tanti, tutte le nostre strutture associate, le istituzioni e in particolare gli assessorati di Giulia Zanotelli e Roberto Failoni, con i quali non mancano momenti di confronto, collaborazione e sostegno all’associazione, i tanti enti con i quali collaboriamo...c’è buona parte del mondo agricolo e turistico radunato qui oggi e questo non può che rendermi orgogliosa. Grazie anche alla Vicepresidente Gerosa, che non ha potuto essere presenta ma ha mandato un messaggio di saluti e vicinanza.
A tutte e tutti voi va un sentito Grazie per la vostra presenza e partecipazione in questa giornata speciale.
Grazie anche agli sponsor, pubblici e privati, che hanno contribuito a rendere possibile l’organizzazione di questo speciale giornata.
Un grazie speciale, lo ripeto dopo averlo già detto anche nella prima parte di assemblea, è a voi soci e socie, l’Associazione esiste da 50 anni perché i soci e socie la reputano necessaria ed utile alle loro attività, la sentono propria e la vogliono sostenere.
È stato un onore essere la vostra Presidente negli ultimi tre anni, un ruolo che ho cercato di svolgere ascoltando sempre le istanze che arrivavano dalle strutture, cercando al contempo di garantire un servizio utile alle aziende ed una sostenibilità economica all’Associazione. Mi sento di dedicare un pensiero anche a chi mi ha preceduto, fin dalla creazione dell’Associazione: a Valerio Bongiovanni, scomparso alcuni anni fa, che fu pioniere e pensatore, insieme ad altri 15, della prima bozza di legge e di statuto dell’Associazione e primo Presidente. Al Cavalier Rizzi che guidò l’associazione per ventidue anni, al quale poi in tempi recenti sono susseguiti Graziano Lozzer e Manuel Cosi, entrambi per nove anni fino al 2021.
Il luogo dove ci troviamo oggi è un luogo suggestivo, storico e simbolico.
È un luogo che in passato ha “accolto” la comunità, è un luogo di incontro e di confronto.
È un momento speciale, emozionante, di arrivo e partenza allo stesso modo.
Di arrivo, perché quando penso ad un’associazione che ha 50 anni di storia alle spalle avverto con piacere la responsabilità del mio e nostro ruolo
Di partenza perché, come diceva Edgar Morin, sociologo francese, “ciò che non si rigenera, degenera” e queste poche frasi ci riportano con fermezza alla necessità di continuare a sognare, pensare, programmare e poi concretizzare le sfide del futuro.
Questo pomeriggio è denso di contenuti ed io voglio lasciare spazio a tutte le persone che abbiamo deciso di coinvolgere. Prima di proseguire però, è importante che io evidenzi alcune questioni.
Non mi dilungherò sulla storia dell’Associazione, 50 anni parlano da soli e sappiamo tutte e tutti quanto siano cambiati il mondo agricolo e turistico dal 1974 ad oggi.
Ciò che però non è cambiato è l’anima agrituristica, quella capacità di accoglienza contadina che fonde in sé agricoltura e turismo. Io credo che questa sia la direzione da tenere: se l’agriturismo, soprattutto negli ultimi 15/20 anni, ha avuto una diffusione straordinaria, lo deve proprio a quella capacità originale di fondere i due settori, senza snaturarsi, e di diventare un’opzione primaria quando i turisti scelgono dove passare le proprie vacanze.
C’è un tema che però mi preme sottolineare, che intreccia tanti aspetti delle nostre strutture e delle nostre vite e che se, se vogliamo, è un invito che faccio a tutte e tutti voi, alla politica, a voi come soci e socie, come cittadini e cittadine.
Rispetto al 1974 abbiamo indubbiamente un’emergenza che io definisco Disequilibrio. Avverto che non siamo in equilibrio con il pianeta, tra di noi persone, nei rapporti umani, nelle nostre attività economiche.
Abbiamo la necessità di uscire tutte e tutti dalla nostra zona di comfort ed affrontare alcune sfide tutti insieme: sono troppi i dati ambientali, climatici ma anche sociali che ci fanno percepire che un nuovo equilibrio va trovato. Dobbiamo trovare la capacità di uscire dal nostro orto, di guardarci da sopra per avere un quadro più completo, di uscire dai personalismi economici e sociali per dedicare più attenzione alle comunità ambientali e sociali. Questo è il mio “accorato appello”, per dirla alla Michil Costa, che interverrà più tardi insieme ad altre persone che abbiamo deciso di coinvolgere.
Più tardi presenteremo anche la nostra pubblicazione, “Sentieri di accoglienza”: ne dialogheremo più tardi, ma sarà emozionante raccontare questo testo che abbiamo voluto immaginare come racconto, per lasciare un segno anche tangibile di questi nostri primi 50 anni.
Nella parte iniziale del nostro pomeriggio l’assemblea straordinaria ed elettiva dei soci e delle socie ha approvato alcune modifiche statutarie e rieletto il nuovo consiglio direttivo.
Lo statuto ha subito modifiche sostanziali ma di forma, perché necessitava di un aggiornamento anche rispetto a modifiche intervenute a livello legislativo, ma non presenta grandi stravolgimenti dal punto di vista di contenuto.
Il nuovo consiglio invece è stato eletto in forte continuità con quello appena concluso, evidenziando una forte presenza femminile (due sindache su tre e sette consigliere su dieci). Il prossimo mese provvederà ad eleggere il nuovo o la nuova Presidente, ruolo per il quale ho dato una mia disponibilità se il consiglio lo riterrà opportuno.
Quale Associazione ci immaginiamo per il futuro? Beh, questa è una domanda che innanzitutto vorrei rivolgere ai soci e alle socie, e non mancheranno momenti di confronto su questi aspetti.
Io immagino un’associazione in grado di interpretare ed affiancare le strutture nelle loro esigenze, un’associazione che dialoghi proficuamente con le istituzioni, un’associazione che riesca a farsi carico e che si faccia carico di guidare, insieme a tanti altri enti, di un nuovo modo di interpretare il turismo e l’agricoltura, in linea con nuovi equilibri.
Grazie
Nicoletta Andreis