La forma selvatica europea si riproduce una volta l'anno. Gli accoppiamenti avvengono in primavera, tra febbraio e marzo. Dopo due mesi di gestazione nascono 2-3 piccoli che in autunno sono già indipendenti.
Gatto selvatico e gatto domestico sono potenzialmente interfertili, ma in natura ci sono barriere comportamentali che limitano l’incrocio tra i due. Nel nostro paese la percentuale di ibridi è compresa fra il 2,1% (probabili ibridi F1, vale adire di prima generazione) e l’8,3% (probabili ibridi di varia ascendenza), ma in altre zone d’Europa varia notevolmente (Ungheria e Turingia: 40%, Scozia: 80%, ecc.).
Dagli anni ’60 in Italia l’abbandono delle campagne ha determinato un formidabile ritorno del bosco, che sulle Alpi non è mai stato così sviluppato, almeno dall’epoca Romana. Questo ha favorito molti vertebrati forestali, fra i quali il gatto selvatico europeo. Oggi in Italia si stima che ci siano almeno 1300 gatti selvatici europei, distribuiti sugli Appennini, in Sicilia, nell’Italia nord-orientale e nord-occidentale. In quest’ultima zona la specie si era estinta negli anni ’50, ma mostra recenti segni di ripresa (2017). Nel Triveneto la specie vive una fase di forte espansione, iniziata negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. In queste zone il gatto selvatico è ormai comune; dal Friuli Venezia Giulia, dove sta addirittura raggiungendo le pianure, nei primi anni ’80 del secolo scorso ha iniziato a penetrare anche nel Veneto nord-orientale (1983: monte Millifret, provincia di Treviso). Negli ultimi trent’anni la specie è divenuta sempre più comune sulle Prealpi trevigiane (dintorni di Vittorio Veneto, Cansiglio e monti circostanti) e bellunesi, dove ha recentemente raggiunto il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (Val Maè e Val Costa dei Nass, 2013-2014), il Col Visentin (2015-2018) e la Val Cordevole (23 gennaio 2018).
Riferimenti bibliografici
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Sitografia
http://www.iucn.it/scheda.php?id=1810339574
http://www.dolomitipark.it/pdfuff/PNDBLdocumento-1206-2.pdf
pdf di una presentazione tratta da una conferenza del 13 febbraio 2015 http://www.dolomitipark.it/it/page.php?id=1206