Bolzano - Incentivi anche per cani da pastore e da protezione delle greggi. Nella mozione
presentata dai
consiglieri Colli e Ploner Franz il 6 novembre scorso, sottoscritta da
Wir Bürger e
Team K, al fine di impegnare la Giunta provinciale di
Bolzano a esaminare i criteri per la promozione delle misure di protezione del bestiame al fine di verificare se sia possibile includere le spese di acquisto, di veterinario, di alimentazione e di addestramento dei cani da protezione del bestiame e da pastore. In questo modo, sarebbe possibile finanziare adeguatamente anche queste forme di protezione del bestiame e quindi il ricorso ai cani da protezione del bestiame e da pastore, cosa che finora i criteri attuali non hanno considerato.
Il
consigliere Colli ha spiegato che gli incentivi per le recinzioni sono spesso inutili perché esse vengono superate dai predatori e inoltre le prede non possono scappare, mentre i cani da pastore sono più efficaci: essi però comportano delle spese, perché ogni gregge ce ne vogliono due o tre, e ognuno costa dai 3 ai 5.000 euro, va addestrato, nutrito e curato adeguatamente.
Franz Ploner (Team K), cofirmatario, ha chiarito che le migliaia di animali da allevamento al pascolo in
alto Adige sono a rischio di attacco da parte dei predatori, e che i cani da pastore sono una protezione adeguata, che riduce inoltre il numero di ferimenti in casi di attacco effettivo, e tuttavia sono costosi. Importante è anche la formazione di pastori e pastore.
Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha sottolineato che l’
Alto Adige è una provincia a vocazione turistica, ma in altri Paesi si è dimostrato che i cani da pastore sono un pericolo proprio per i turisti. Bisognerebbe agire invece a monte, con una regolamentazione mirata per i predatori, e anche a Bruxelles si sta lavorando in questa direzione: ci si augura che il nuovo esecutivo proceda velocemente.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), ricordando che del tema si era parlato nella scorsa legislatura e che la giunta aveva detto che i cani non venivano sostenuti finanziariamente, ha evidenziato che come l’esecutivo prevede finanziamenti per le recinzioni, lo potrebbe fare anche per i cani da guardiania: è a sua discrezione. Anch'egli ha ribadito il costo di questi animali, anche in merito ai corsi formativi, aggiungendo però che, secondo gli esperti, se stanno fuori dalle recinzioni possono essere aggressivi con altri cani o con escursionisti, quindi devono essere impiegati insieme alle recinzioni. Bisognerebbe prevedere anche un’assicurazione.
Secondo
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), quella proposta è una soluzione parziale.
Ci sono 9.900 aziende agricole con animali, ricorrere ai cani richiederebbe un finanziamento pubblico di 60-90 milioni euro: si combattono i sintomi, invece che agire a monte, regolamentando la possibilità di abbattimento, come possibile nei Länder austriaci. La politica deve avere il coraggio di pretendere ciò che funziona altrove.
Franz Locher (SVP) ha invitato a lanciare un segnale nei confronti dei contadini, pur ritenendo come Knoll che la soluzione definitiva è l’abbattimento, che tuttavia non è così facile da introdurre. Va ricordato che gli Stati entrati nella UE dopo il 1997 hanno possibilità diverse rispetto agli Stati fondatori della UE. La mozione non è una soluzione ma è un passo nella direzione giusta.
Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha chiesto votazione separata delle premesse e della parte deliberante: voteranno a favore di quest’ultima, in quanto soluzione pragmatica a tutela delle greggi.
Harald Stauder (SVP) ha chiarito che obiettivo di tutti è tutelare l’agricoltura di montagna; tuttavia misure standardizzate che valgono per tutti non ci sono, bisogna verificare le diverse necessità. Bisogna anche tenere conto degli importi: non tutti gli agricoltori avranno bisogno dei cani da guardianìa. Bisogna puntare a una convivenza tra diverse specie, ma c’è bisogno di un quadro ben preciso per adottare passi ulteriori. La proposta è valida e la SVP la sosterrà.
L’assessore Luis Walcher ha ringraziato Colli per la presentazione della mozione, alla cui formulazione aveva contribuito. Introdurre i cani da pastore è un passo importante, anche considerando che una regolamentazione come richiesta da Knoll è problematica, quindi i lupi continueranno a esserci. si sta cercando di trovare un accordo a livello UE, anche con rappresentanti di altre regioni che nel frattempo hanno cominciato a vivere lo stesso problema. Importante è fare una verifica come richiesto nella parte dispositiva. La delibera sul tema della Giunta provinciale permette già di tutelare bene le greggi, ma è giusto esaminare la proposta dei cani, non contenuta nella delibera, e procedere a una verifica. L'obiettivo è comunque cambiare il quadro normativo. Andreas Colli ha condiviso l’importanza della verifica, anche perché l'introduzione dei contributi non comporti un corrispondente aumento dei prezzi dei cani, ma vada a favore degli allevatori. La proposta è un intervento parziale, fino a che non saranno possibili gli abbattimenti. In quanto ai possibili conflitti con gli escursionisti, ovviamente ci vogliono anche recinzioni e una formazione adeguata dei pastori. In altri Paesi, è il pastore che poi provvede all’assicurazione. La mozione è stata posta in votazione per parti separate e approvata: le premesse con 29 sì e 3 no, la parte dispositiva con 31 sì (unanimità).