Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Integrazione sociosanitaria, dipendenze e aggressioni: direttive e linee guida in Trentino

Le decisioni della Giunta provinciale

Trento - La Giunta provinciale trentina ha assunto delle decisioni in merito all'Integrazione sociosanitaria, le aggressioni contro i sanitari e le Dipendenze. Di seguito i dettagli.

Integrazione sociosanitaria: approvate le direttive
Approvate, dalla Giunta provinciale, le Direttive 2025 dei Servizi socio-sanitari nell'ambito delle aree disabilità e riabilitazione, salute mentale, materno infantile ed età evolutiva, dipendenze. "Si tratta di un documento centrale nella programmazione annuale sociosanitaria trentina, perché vengono delineati gli indirizzi programmatici, i servizi offerti e le prestazioni sociosanitarie assicurate, nonché le procedure di accesso ai servizi - commenta l'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina -. Per il 2025 ci sono alcune novità di rilievo fra cui il riconoscimento degli incrementi contrattuali per il personale, l'investimento sulla domiciliarità con un aumento del budget per i sollievi e per la vita indipendente, oltre che l'incremento di risorse e il miglioramento organizzativo sulle dipendenze. L'obiettivo è quello di migliorare le risposte, basandoci sui bisogni dei nostri cittadini, proprio per questo, nell’ambito della disabilità, si darà avvio ad un tavolo di lavoro a regia provinciale con la partecipazione dell'Azienda sanitaria e degli enti gestori per rivedere e migliorare l’offerta di questo ambito. Anche nell’ambito dell’età evolutiva e della salute mentale soprattutto nel mondo dei giovani, a fronte delle complessità del contesto attuale, si porterà avanti il lavoro del tavolo di regia interdisciplinare, coordinato dal Dipartimento salute e politiche sociali in stretta collaborazione con l’Assessorato. Infine nell’ambito delle dipendenze si è dedicata una specifica programmazione di settore per rivedere il modello organizzativo di trattamento e di presa in carico da parte delle comunità terapeutiche. Anche in questo ambito verrà istituito un tavolo tecnico permanente per le dipendenze, dove condividere conoscenza, promuovere una visione comune con percorsi formativi e garantire un monitoraggio dei bisogni", conclude l'assessore Tonina.

Qui di seguito le principali novità suddivise per area.
Area disabilità e riabilitazione

Per modulare al meglio le risposte ai bisogni di salute, nel 2025 si prevede l’istituzione di un Tavolo di lavoro a regia provinciale, con la partecipazione di APSS e degli enti gestori, che definisca modelli organizzativi di presa in carico, risultati attesi, indicatori di processo ed esito della funzione assistenziale e della funzione riabilitativa dei servizi sanitari e sociosanitari operanti nell’ambito delle disabilità. Il centro residenziale per persone con disabilità “Il Girasole” di Tione, gestito da ANFFAS Trentino Onlus, ha avviato la propria attività nel mese di aprile 2024. Dopo questi primi mesi, è emersa la necessità di rimodulare la destinazione dei posti letto per accoglienze di tipo residenziale passando da 4 a 6 posti destinati a progettualità di lungo periodo e da 4 a 2 posti destinati ad accoglienze temporanee con finalità di sollievo. Per quanto riguarda il centro residenziale per persone con disabilità della cooperativa sociale Villa Maria, a fronte del fabbisogno riscontrato, viene aumentato di 5 unità il numero dei posti letto convenzionati. Inoltre, al fine di potenziare i Progetti di vita indipendente per implementare la risposta al bisogno di domiciliarità, le risorse previste per tale intervento passano da 501.600 euro a 520.000 euro. Complessivamente il finanziamento per questa area è pari a 22.231.000 euro.

Area salute mentale
Per quanto riguarda le due strutture a carattere estensivo Maso S. Pietro e Maso Tre castagni, possono essere accolti ospiti anche in forma semiresidenziale per un numero massimo di 4 posti. Il progetto Cohousing in ambito psichiatrico - area salute mentale, nel 2025 verrà finanziato con un’ultima tranche di risorse provenienti dal Fondo regionale, pari a 74.627,19, euro e con risorse aggiuntive a disposizione sul FAI, pari a 65.000 euro. Va infine precisato che gli interventi del SAL - Servizio integrato per la salute mentale nelle tre macro aree della Socialità, dell’Abitare e del Lavoro, vengono garantiti da ogni ente gestore prioritariamente ai cittadini del territorio di competenza, tuttavia il tavolo di coordinamento delle attività SAL di ciascun territorio può valutare l'inserimento di persone provenienti da altri territori della provincia di Trento. Complessivamente il finanziamento per l'area della salute mentale è di 9.745.160 euro.

Area età evolutiva
Entro la prima metà del 2025 è prevista l’attivazione di un servizio per adolescenti ad alta intensità di cura denominato Centro Crisi Adolescenti, collocato presso l’edificio Le Palme di Arco. Sì dà mandato ad APSS di monitorare e di relazionare all’Ufficio provinciale preposto, entro la fine del 2025, in merito agli effetti che l’apertura del Centro avrà rispetto all’attuale assetto dei servizi presenti sul territorio provinciale a favore degli adolescenti fragili. Visti gli elementi di complessità del contesto attuale, si ritiene opportuno mantenere un Tavolo di Regia di livello provinciale, coordinato dal Dipartimento Salute e politiche sociali con la collaborazione dell’Assessorato alla salute, politiche sociali e cooperazione, finalizzato alla rivalutazione del fabbisogno nell’ambito della salute mentale in età evolutiva e all’individuazione condivisa di interventi multidisciplinari ed integrati di prevenzione e promozione della salute mentale dei bambini e degli adolescenti. Anche il progetto Sostegno genitoriale per la prevenzione del disagio infantile - area materno infantile ed età evolutiva, verrà finanziato per il 2025 con un’ultima tranche del Fondo regionale, pari a 30.000 euro, integrate da risorse del FAI pari a 20.000 euro. Complessivamente le risorse per l'area materno infantile ed età evolutiva sono 1.724.000 euro.

Area dipendenze
Nel corso del 2024 al fine di aggiornare la pianificazione provinciale nell’ambito delle dipendenze è stato effettuato un lavoro di analisi e rivalutazione degli attuali modelli di intervento, in funzione dei dati sull’evoluzione del fenomeno a livello locale e del cambiamento dei bisogni espressi dai cittadini. Tale approfondimento ha permesso di aggiornare le direttive provinciali per la programmazione dell’offerta dei servizi nell’area delle dipendenze. Nell'area dipendenze i posti letto complessivi convenzionabili con APSS sono 74, 15 per Camparta e Nuovi Orizzonti e 17 per Voce Amica e Casa di Giano. Viene riconosciuto ad ogni struttura un finanziamento in forma di budget omnicomprensivo. Per quanto riguarda la struttura della “Casetta”, 10 posti letto, gestita dall’associazione Centro Trentino di Solidarietà, in virtù della sperimentazione del modulo sobrietà, cocaina e gioco d’azzardo viene riconosciuto un finanziamento di 250.000 euro in forma di budget omnicomprensivo fino alla fine dell'anno.
Per quest'area il finanziamento è di 3.365.625 euro.

In totale il finanziamento provinciale delle aree disabilità e riabilitazione, salute mentale, materno infantile ed età evolutiva, dipendenze, comprensivo di ulteriori 816.000 euro per l'assistenza psicologica, ammonta a 37.861.785 euro.

Aggressioni contro i sanitari: arrivano le Linee guida
La sicurezza degli operatori sanitari è una priorità assoluta per la Provincia autonoma di Trento. Il fenomeno delle aggressioni nei confronti del personale che opera nelle strutture sanitarie è purtroppo in crescita anche in Trentino, e richiede un’azione concreta e sistematica. Con l’approvazione di queste Linee di Indirizzo, facciamo un passo avanti importante per tutelare chi, ogni giorno, si prende cura della salute delle persone. Il documento non si limita a riconoscere il problema, ma introduce misure specifiche di prevenzione e gestione del rischio, tra cui il monitoraggio costante degli episodi di violenza, la valutazione delle condizioni di sicurezza nelle aree più esposte – come Pronto Soccorso e servizi di salute mentale – e l’adozione di interventi strutturali e organizzativi mirati. E' nostro dovere intervenire con determinazione per assicurare agli operatori un ambiente di lavoro più sicuro, consapevoli che la qualità delle cure passa anche dalla serenità di chi le eroga", con queste parole l'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina commenta l'approvazione, avvenuta in Giunta provinciale, delle Linee di Indirizzo per la prevenzione e la gestione degli atti di violenza/aggressioni a danno degli operatori/professionisti che operano nelle strutture dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

In questi ultimi anni l’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha riservato particolare attenzione alle peculiarità dei Pronto Soccorso e delle postazioni di Continuità assistenziale, conducendo per tali contesti valutazioni di approfondimento specifiche anche a seguito di segnalazioni di agiti o tentati agiti, prendendo in considerazione aspetti strutturali, di layout e impiantistici, compresi i sistemi antintrusione; procedimento questo applicato anche presso le sedi in cui opera il personale afferente all’Area salute mentale (es. SPDC). L'atto deliberato dall'esecutivo ha l’obiettivo di dare una risposta sistematica al fenomeno degli atti di violenza all’interno del settore Sanità provinciale, prevedendo anche attività di monitoraggio e analisi dei dati sulla violenza e la promozione di studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti a livello di organizzazione dei servizi sanitari. Come previsto dalla deliberazione, sarà compito di Azienda sanitaria costituire, nell'arco dei prossimi 3 mesi, il Centro di Riferimento e di Coordinamento – Osservatorio rischio aggressioni, coordinato dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dei Rischi di APSS e predisporre il Piano per la Prevenzione degli atti di violenza nell’organizzazione sanitaria, quale integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi.

Servizi per le dipendenze: aggiornate le Direttive
L’aggiornamento delle Direttive per la programmazione dell’offerta dei servizi per le dipendenze, stabilito dalla Giunta provinciale, rappresenta un passo importante per rispondere in modo più efficace e mirato ai bisogni emergenti delle persone con problematiche di dipendenza. "La conferma del ruolo centrale del SerD nella valutazione degli ingressi e il rafforzamento del coordinamento tra le comunità terapeutiche, i servizi sociali territoriali e l’U.O. Dipendenze garantiranno una presa in carico più integrata e continuativa. - spiega l'assessore alla salute e politiche sociali, Mario Tonina - Di particolare rilievo è poi l’istituzione del modulo di pronta accoglienza, mentre l’introduzione di moduli terapeutici differenziati consente di offrire percorsi di cura più specifici e personalizzati, riconoscendo la complessità delle situazioni individuali e familiari. Infine la riorganizzazione del sistema, con la ridefinizione dei posti letto e un attento monitoraggio dell’impatto sui servizi, mira a coniugare qualità ed efficienza, assicurando la sostenibilità delle strutture e la continuità dell’assistenza. Questo lavoro è il frutto di un confronto costante con gli operatori del settore, tra cui anche le organizzazioni che gestiscono le comunità terapeutiche: in questo modo siamo riusciti a mettere a punto strategie innovative per migliorare l’efficacia della risposta sanitaria e sociale", sono le conclusioni dell'assessore.

Le nuove Direttive, che aggiornano quelle approvate nel 2017, confermano il SerD quale punto unico per la valutazione degli ingressi, come anche la collaborazione fra il SerD e i servizi sociali territoriali con la finalità di favorire una migliore presa in carico della persona. Inoltre, oltre a confermare la periodica presenza di un medico psichiatra dell’U.O. Dipendenze nelle comunità terapeutiche, il nuovo modello organizzativo delle comunità prevede anche la figura dello psicologo psicoterapeuta, per corrispondere adeguatamente ai nuovi fabbisogni (comorbilità tra dipendenza e problematiche psichiatriche, patologie internistiche, minorenni e giovani adulti, dipendenze comportamentali e painkiller).

Nel documento viene poi ridefinito il fabbisogno in 74 posti letto complessivi, in relazione ad un modello organizzativo individuato per garantire efficacia, efficienza e qualità del sistema. La riorganizzazione sarà monitorata trimestralmente e si interverrà in caso di rischio di sostenibilità delle strutture. I posti convenzionati sono così distribuiti:

Comunità terapeutica Voce Amica di Nomi: 17 posti letto;
Centro Antidroga Comunità di Camparta Trento: 15 posti letto;
Associazione Trentina Nuovi Orizzonti onlus di Villa Lagarina: 15 posti letto;
Associazione Centro Trentino di Solidarietà, Comunità Casa di Giano di Santa Massenza - Vezzano: 27 posti letto complessivi di cui 17 presso la struttura principale e 10 presso al cosiddetta “Casetta” dislocata nelle vicinanze di quella principale, dove saranno sperimentate modalità innovative di presa in carico di persone con problemi di dipendenze comportamentali.

Il Tavolo tecnico misto composto da referenti delle comunità terapeutiche e dell’UO Dipendenze, istituito al fine di svolgere un monitoraggio e confronto sui percorsi clinico-assistenziali attuati, ha rilevato il bisogno condiviso di strutturare ulteriori moduli terapeutici differenziati nelle varie comunità terapeutiche:

il modulo coppia, in due versioni, entrambe complementari (un componente viene accolto da una struttura e l’altro da un’altra, le comunità condividono gli obiettivi progettuali);
il modulo di pronta accoglienza, che dura 30 giorni, al termine dei quali l’interessato potrà decidere di aderire ad un intervento comunitario più strutturato;
il modulo giovani, uno maschile e uno femminile.
Fra i prossimi obiettivi vi è la costituzione di un Tavolo tecnico permanente per le Dipendenze, nonché la necessità di promuovere percorsi di formazione congiunta tra le comunità terapeutiche e l’UO Dipendenze; sarà valutata anche l'opportunità di avviare un modulo terapeutico madre - bambino sul territorio provinciale. Previsti infine il monitoraggio continuo e l'aggiornamento del piano DGA (Disturbo da Gioco d'azzardo), la promozione di percorsi dedicati ai giovani e giovanissimi e l'individuazione di proposte in relazione ai servizi esistenti riferiti alla bassa soglia per persone con dipendenza attiva.
Ultimo aggiornamento: 28/03/2025 12:12:33
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE