Terme di Comano (Trento) - Si è tenuto l'incontro pubblico sulla
Variante di
Ponte Arche con la popolazione e gli amministratori della zona, presso le Terme di Comano. Per la
Provincia erano presenti il presidente e gli assessore alla salute e all'urbanistica, il commissario per l'opera
Guido Moutier, nonché il dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e trasporti
Luciano Martorano e il dirigente dell’UMSE
Silvano Tomaselli. Presenti anche, oltre allo staff del commissario, il geologo
Claudio Valle e il progettista
Marco Meneguzzer e tutti i sindaci delle Giudicarie Esteriori. L'intervento consiste nella realizzazione di una variante all’attuale tracciato della strada
statale 237 del Caffaro, fra
Stenico e
Comano Terme. L'opera si colloca tra la zona ad ovest dell’abitato di Ponte Arche e il Ponte dei Servi, prevalentemente in sinistra orografica del Fiume Sarca, in modo tale da dirottare il traffico all'esterno delle zone urbanizzate. Il progetto prevede lo sviluppo di buona parte del tracciato in galleria naturale, vista la complessa struttura orografica dell’area, la presenza di zone urbanizzate nel fondovalle e gli insediamenti turistici a vocazione termale.

La
Variante di Ponte Arche rappresenta un intervento infrastrutturale di grande rilevanza per il Trentino occidentale. L'opera è volta a migliorare le condizioni viarie, garantire un maggiore livello di sicurezza e ridurre l’impatto ambientale, tutelando le risorse idriche e termali della zona.
Il progetto prevede la realizzazione di una galleria lunga 2.355 metri e due ponti per l’attraversamento del torrente Sarca, con l’obiettivo di deviare il traffico fuori dal centro abitato di Ponte Arche. Il progetto preliminare, redatto dall’ingegnere Marco Meneguzzer e presentato in Conferenza dei Servizi nel dicembre 2023, prevedeva l'utilizzo di una fresa speciale per lo scavo della galleria. Per ottimizzare i costi e i tempi di quest'opera fondamentale per tutto il Trentino occidentale, si è deciso di eseguire una campagna geologica mirata, per verificare la possibilità di operare con metodi di scavo tradizionali; la somma attualmente impegnata dalla Giunta provinciale ammonta a circa 154,5 milioni di euro, di cui 112 milioni di euro per lavori ed il restante per somme a disposizione (spese tecniche, imprevisti, Iva).
Data la delicatezza dell’area attraversata, caratterizzata appunto dalla presenza delle fonti termali di Comano, è stato avviato un approfondito studio geologico. Nel corso della primavera del 2024 sono state eseguite indagini geofisiche lungo il tracciato, con stese sismiche e localizzazione dei sondaggi profondi. La campagna geognostica avviata a fine 2024 e tutt'ora in corso ha permesso di raccogliere dati sulla consistenza del sottosuolo, soprattutto nella zona ad ovest (lato Tione). In quest'area è stato individuato un “paleoalveo”, ovvero un antico letto del fiume, che avrebbe richiesto in fase di scavo, l’uso di frese speciali. Tuttavia, grazie alle nuove indagini, si punta a modificare lievemente il tracciato per evitarne l’attraversamento e consentire lo scavo di tipo tradizionale. Inoltre, in collaborazione con il Servizio Geologico della Provincia, è stato avviato uno studio per monitorare le sorgenti superficiali e profonde, così da garantire la protezione delle acque termali durante i lavori.
Nel corso della presentazione il commissario Moutier ha evidenziato proprio come i nuovi sondaggi geognostici (profondi fino a 200 metri) forniranno dati fondamentali per ottimizzare il tracciato della galleria e minimizzare gli impatti.