Sarnico (Bergamo) - Destinati ai
laghi d'
Iseo, Endine e
Moro 300mila euro per la manutenzione delle infrastrutture del demanio lacuale. Il
presidente di Autorità di Bacino,
Alessio Rinaldi: “Un aiuto alle amministrazioni comunali. Serve favorire la sicurezza delle sponde e dei porti”.

L'assemblea dei soci di autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione sull'utilizzo dell'avanzo di amministrazione, relativo all'anno 2024. Come ogni anno, l'Autorità di Bacino metterà a disposizione dei comuni del territorio di competenza parte dell'avanzo – che ammonta a un totale di
1 milione e 285mila euro – per la manutenzione ordinaria delle infrastrutture del demanio presenti in ogni paese.
“Quest'anno – ha precisato il
presidente Rinaldi –
l'avanzo di amministrazione è aumentato di 285mila euro, grazie al recupero di varie somme inerenti a vicende giudiziarie conclusesi positivamente.
Ai comuni saranno destinati 300mila euro: serviranno ad ogni amministrazione comunale per intervenire su varie criticità relative alle infrastrutture demaniali. Stiamo parlando di un aiuto concreto e dovuto. Anche in questo modo viene favorita la sicurezza delle sponde e dei porti”.
I sindaci rivieraschi dovranno proporre gli interventi all'Autorità di Bacino, e concordare la messa in opera nei prossimi mesi. I fondi sono stati così distribuiti: Sarnico 40.050 euro, Predore 30.810 euro, Castro 22.290 euro, Lovere 13.320 euro, Costa Volpino 11.340 euro, Riva di Solto 10.050, Tavernola: 6.420, Parzanica 3.600 e a Solto Collina 3.510 euro.
Dell'avanzo di bilancio, 500mila euro sono stati messi a disposizione della società MPL – Manutenzione e Promozione Laghi, per la propria attività sui tre bacini.
“Quattrocentomila euro infine - ha concluso Rinaldi - saranno inseriti in un fondo vincolato: serviranno per gli interventi urgenti o improvvisi, che si registrano ogni anno. Penso alla pulizia, al recupero ed allo smaltimento dei tronchi e delle ramaglie portati a lago dalle piene del fiume Oglio, oppure allo sfalcio delle alghe, nell'area del basso Sebino”.