Trento - Il tema dei camopeggi è stato afforntati nel recente incontro con gli undici candidati sindaci dei Comuni che si affacciano sul
lago di
Caldonazzo e di
Levico. Il confronto è stato serrato e sui campeggi arriva una riflessione
del presidente FAITA Trentino Fabio Poletti:
"Come Associazione dei gestori di campeggi del Trentino sentiamo il dovere di offrire una breve riflessione in merito ad alcune affermazioni emerse durante l’evento pubblico “Lago e Turismo: quale futuro?”, promosso dal GOE Laghi con il patrocinio di APT Valsugana".
"La nostra attenzione - aggiunge Poletti -
si è soffermata in particolare sul Comune di Calceranica al Lago, dove sono presenti ben sette campeggi della Valsugana. In questo contesto, da parte di uno dei due candidati sindaci, è stata avanzata la proposta di trattenere localmente una parte della tassa di soggiorno per sostenere i costi legati alla gestione del territorio. Pur mantenendo un approccio costruttivo e rispettoso di tutte le posizioni, ci fa piacere avere l’opportunità, in questa occasione, di offrire una precisazione utile a chiarire il quadro normativo e il contributo delle strutture ricettive".
L

’associazione, insieme agli
operatori turistici locali, accoglie con favore ogni sforzo volto a ottenere il maggior numero possibile di risorse da reinvestire sul territorio. Tuttavia, è importante chiarire che questa proposta non è attuabile nell’attuale quadro normativo. La legge provinciale 8 del 15 maggio 2020, che regola il
sistema turistico trentino, stabilisce che la
tassa di soggiorno va interamente versata alla
Provincia autonoma di
Trento, la quale ne redistribuisce i proventi alle
APT per attività di promozione, sviluppo del prodotto e valorizzazione del territorio turistico. Questa è una norma di livello sovraordinato, e i Comuni non hanno facoltà di trattenere direttamente le somme riscosse.
Ogni modifica richiederebbe un intervento legislativo della Provincia, fuori dalla competenza dei singoli Comuni.
"Inoltre, - prosegue la nota dell’associazione - è stato dichiarato che campeggi e strutture turistiche porterebbero al Comune solo 30.000 euro, una cifra che non riflette correttamente la realtà, poiché secondo l’associazione, basandosi su dati pubblici e informazioni note ai gestori, i sette campeggi di Calceranica generano un contributo ben più alto, sia in entrate dirette che in ricadute sul territorio. Oltre all’IMIS, che rappresenta un’entrata comunale destinata ad aumentare con la rivalutazione catastale, i campeggi sostengono costi rilevanti legati ai servizi locali. Pagano infatti tariffe maggiorate per l’acqua, fatturata direttamente dal Comune, contribuendo così alla copertura del servizio idrico e riducendo la quota a carico dei cittadini. Anche per la gestione dei rifiuti, pur se i pagamenti sono effettuati al gestore incaricato, questi importi alleggeriscono i costi operativi comunali legati all’ambiente e al decoro urbano. A queste si aggiungono entrate dirette come gli oneri di urbanizzazione, le imposte sulla pubblicità, i canoni per l’occupazione del suolo pubblico, a cui si sommano i parcheggi a pagamento utilizzati da residenti e turisti, che – secondo le stime attuali – generano circa 175.000 euro all’anno".
"Pur parlando a nome dei gestori di campeggi - conclude Poletti - riteniamo utile ricordare che situazioni analoghe riguardano anche bar, ristoranti, pizzerie e i quattro alberghi del territorio, che contribuiscono in modo analogo alla generazione di valore e al reperimento di risorse per il Comune. Non serve entrare nel dettaglio dell’indotto economico generato dal turismo, né dei servizi presenti sul lago: è chiaro che le ricadute positive coinvolgono sia l’economia locale che i residenti, non solo i turisti Riteniamo che una precisazione fosse doverosa, affinché il confronto pubblico su questi temi possa basarsi su dati completi, reali e verificabili, nell’interesse dell’intera comunità. Apprezziamo il fatto che tra i temi toccati dai candidati vi sia stato anche il ruolo del turismo come opportunità per lo sviluppo locale, al di là di ogni schieramento politico".