Iseo - Il "grave ed ennesimo episodio di moria di stormi di uccelli segnalato dalla popolazione di Cremignane, frazione di Iseo (Brescia) spesso riguarda anche i laghi del nord Italia e fotografa un territorio sempre più inquinato".
Un'analoga moria infatti accadde sul lago di Garda 2 anni fa a novembre mentre questa volta è toccato al basso Sebino, in località Cremignane.
"Anche queste aree subiscono l’influenza negativa delle concentrazione di monoculture (viti) , dei poco lontani allevamenti intensivi, dello spandimento incontrollato dei fanghi in agricoltura e di attività industriali spesso inquinanti - afferma Dario Balotta, presidente del circolo di Legambiente Basso Sebino -. Serve un potenziamento della medicina veterinaria per l’utilizzo degli strumenti d’indagine sulle cause di questi fenomeni che possono anche essere trasmissibili all’uomo. E arrivato il momento di attivare esami epidemiologici durante eventuali epidemie animali".