Brescia - Autostrade per l'Italia cambia gestore dai
Benetton allo
Stato (che detiene il 51% con CdP e l'altro 49% è in mano a due fondi d'investimento stranieri) ma la politica non cambia ed i pedaggi aumentano sempre.
"Nonostante il Mit si sforzi di affermare che la stangata non ci sia questa invece c'è.
Riguarda la metà della rete autostradale (2800 km gestiti da ASPI su quasi 6mila) ma in termini di volumi di traffico gli aumenti incideranno sul 60% dei veicoli che percorrono la rete italiana. Il MIT dopo aver annunciato nella bozza della manovra l'intento di aumentare i pedaggi su tutta la rete ha stalciato l'aumento previsto (+1,8%) per 22 concessionari confermandolo per sola ASPI. Eppure il Mit aveva reso noto di non autorizzare aumenti alle concessionarie prive di PEF aggiornato di cui anche l'ASPI è priva. Pur avendo aumentato la produttività con l'aumento del traffico (e quindi i ricavi) e ridotto i costi (quasi spariti i casellanti) nel 2024 Aspio si assicurerà maggiori extraprofitti spinti dalla corsia di sorpasso ottenuta con l'aumento del pedaggio anche nel 2025", sottolinea Dario Balotta referente trasporti Europa Verde.