Roma - “Con una serie di subemendamenti della Lega a un emendamento dei relatori nella riforma della Corte dei Conti, la Lega si sta battendo affinché le sedi di Trento e Bolzano restino aperte. Lo avevamo promesso: faremo di tutto per sventare il pericolo di chiusura con trasferimento delle funzioni a Venezia. Le province autonome di Trento e Bolzano, infatti, devono essere escluse dal riordino, ma non solo. Per noi l’autonomia è fondamentale: dovranno essere salvaguardate le regioni a statuto speciale come Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e, ovviamente, il nostro Trentino-Alto Adige. Non possiamo permettere in alcun modo che, con una norma nazionale, si perda il giudice contabile sul nostro territorio, essenziale per garantire la corretta gestione dei conti pubblici e contrastare le cattive gestioni. Vogliamo salvare anche i 35 dipendenti che dovrebbero veder arrivare l’aiuto di altri 6 colleghi.
La Lega, ancora una volta, si dimostra la forza a tutela del territorio e delle autonomie”, così la deputata trentina della Lega Vanessa Cattoi, prima firmataria dei subemendamenti.
Patton (Aut): no alla cancellazione degli uffici della corte dei conti di Trento
“Per il Trentino la proposta emendativa sul riordino delle sedi della Corte Corti con la previsione della cancellazione della sede di Trento è semplicemente irricevibile. Sarebbe un grave danno per il nostro territorio, che perderebbe un prezioso presidio di prossimità per la corretta gestione dei conti pubblici e nel contrasto alle cattive gestioni. Allo stesso tempo la proposta di riordino, che interviene pesantemente sulle due province autonome, è lesiva delle prerogative delle autonomie speciali, con conseguenze negative anche per il personale impegnato nelle nostre sedi, che dovrebbe trasferirsi a Venezia, con tutto quello che ciò implica in termini di spese e disagi. Ci opporremo a questa proposta dalla smaccata e pericolosa impronta centralista”, così in una nota il senatore del Gruppo per le Autonomie, Pietro Patton.