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Nuovo caseificio di Valle Camonica: intervento del vicepresidente Dellanoce

Esine (Brescia) - Dopo il confronto all'assemblea della Comunità Montana di Valle Camonica di ieri sera, con l'intervento di Luca Masneri, sindaco di Edolo, che ha ribadito "la necessità di un'azione unitaria nel settore agricolo e lattiero-caseario della Valle Camonica e non contro qualcuno" e la replica del presidente dell'ente comprensoriale, Sandro Bonomelli, che ha evidenziato "l'impegno dell'ente comprensoriale per un settore importante e il riscatto per chi opera in quel settore dopo anni difficili", interviene il vicepresidente e assessore ad Agricoltura e Bonifica Montana Enrico Dellanoce (nella foto).


"La Comunità Montana di Valle Camonica ha emanato il bando per la realizzazione di una nuova struttura di trasformazione e commercializzazione del latte, prevedendo un finanziamento di 1,5 milioni di euro.

Tale procedura, che ha come finalità la costruzione di una nuova latteria in Valle Camonica, non vuole andare contro al caseificio CISSVA", sostiene l’assessore ad Agricoltura e Bonifica Montana Enrico Dellanoce all’indomani dell’assemblea degli enti, nel corso della quale si è creato un dibattito sull’argomento.


"Al contrario il bando vuole aiutare gli allevatori del territorio - spiega Enrico Dellanoce - poiché la Comunità Montana ritiene indispensabile favorire la nascita di impianti di trasformazione e di confezionamento del latte moderni e tecnologicamente adeguati, al fine di garantire nel tempo ai produttori maggiori ricavi, necessari a compensare i maggiori costi di produzione".


L’assessore Dellanoce ribadisce che la nuova latteria rappresenta l'unica soluzione per non far uscire dalla Valle Camonica 22 milioni di litri annui di latte, considerato che CISSVA ne lavora soltanto 8 milioni e gli altri vengono conferiti fuori dalla Valle Camonica.


Conclude Dellanoce: “Stiamo a vedere se qualcuno, per cui anche CISSVA, avrà la lungimiranza di aderire a questo bando che ha come unica finalità far nascere un nuovo impianto produttivo in grado di garantire i 70 centesimi al litro necessari per la sopravvivenza dell’agricoltura di montagna, anziché i 50 centesimi circa di oggi, che non sono sufficienti nemmeno per remunerare i costi di produzione”.

Ultimo aggiornamento: 27/04/2023 15:37:17

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