Un ricordo per certi versi commovente che vuole rendere onore a un alpinista che aprì vie estreme sulle Dolomiti, mai ripetute.
Premio Provincia di Bergamo
Fotografia vincitrice
Porter
di Paolo Miramondi
Una fotografia suggestiva che rappresenta gli umili protagonisti delle spedizioni sulle cime più alte del mondo. Senza di loro quanti alpinisti non avrebbero raggiunto il loro obiettivo? Un bianco e nero delicato che racconta, con semplicità, il grande lavoro fatto dai portatori che, senza vestiario tecnico e a piedi quasi scalzi, camminano chini sotto il peso dei carichi. Composizione a regola d'arte e pulizia del fotogramma rendono questo scatto ancora più emozionante ed incisivo.
Miglior fotografia votata dal pubblico
Senza fine
di Daniele Maini
Premio letterario internazionale Walter Bonatti - Racconti di montagna
Prima edizione 2024
1° posto: “Come un albero degli zoccoli” di Aurora Cantini
Per le emozioni che comunica lo scritto. L’autore racconta, in modo poetico, l’amore e le bellezze di una montagna sotto certi aspetti dimenticata. Il testo riesce inoltre ad evocare ed a comunicare, parola dopo parola, emozioni che rispecchiano la vita di montagna: dura, difficile e a volte faticosa, ma comunque ricca di storia, racconti, aneddoti e soprattutto emozioni. Peculiarità uniche, che non possono essere dimenticate.
2° posto: “Liberi come lupi” di Chiara Guglielmina
Un bellissimo racconto che, con semplicità, ci ricorda le bellezze che offre la montagna, ma anche le sue difficoltà e le sue regole. In poche righe sono descritte le emozioni che ci regala una semplice escursione, il contatto con la natura e la sensazione unica di pace e libertà che essa regala.
3° posto: “Verdi Pascoli” di Luca Bonalumi
Un racconto attuale, che lega la montagna alle problematiche odierne della vita. Con semplicità l’autore riesce a descriverne le bellezze e le avversità, ponendole al fianco e paragonandole alle problematiche di tutti i giorni.
Menzione speciale: “Una malga per la vita” di Daniela Cirillo
L’altra faccia della montagna. Un bellissimo racconto per non dimenticare: le Terre Alte oggi sono, per la maggior parte di noi, un luogo di svago e riposo. Ma, negli anni, sono state anche teatro di battaglie e luogo di rifugio.