Cavalese (Trento) - L'assessore provinciale all'urbanistica, energia e trasporti,
Mattia Gottardi, il presidente della Comunità di Fiemme,
Fabio Vanzetta, il procuratore generale della Val di Fassa,
Giuseppe Detomas, il presidente della Val di Cembra,
Simone Santuari e i sindaci delle valli interessate hanno incontrato il team di lavoro che sta portando avanti il
processo partecipativo. Obiettivo: fare il punto sugli aspetti più rilevanti emersi nel corso dei 6 tavoli con gli stakeholder che negli ultimi due mesi hanno permesso di approfondire le questioni relative ai criteri più idonei per localizzare il nuovo nosocomio e ascoltare idee e priorità delle amministrazioni locali.
Dal
10 al
12 febbraio, sono previsti inoltre tre incontri a
Cavalese,
Predazzo e
Tesero, aperti a tutti i cittadini delle valli. Fino al 28 febbraio sarà infine possibile inviare osservazioni, analisi e proposte.
“Questo processo partecipativo sta dimostrando il suo grande valore - ha commentato durante l’incontro l’
assessore Gottardi - S
ta permettendo infatti un confronto aperto, trasparente e libero da condizionamenti su un tema che segnerà la storia di questi territori per i decenni a venire. Una volta tanto non si parte da una risposta precostituita: la scelta della localizzazione del nuovo ospedale arriverà infatti dopo aver approfondito il problema e aver integrato nella decisione i desiderata della valle.
Valorizzare infatti le esigenze e le aspettative del bacino di utenza è un elemento essenziale per far funzionare al meglio il progetto del nuovo nosocomio”.
Nel corso dei tavoli tematici, dedicati alle relazioni tra il nuovo ospedale e le altre strutture sanitarie, agli aspetti urbanistici, paesaggistici e ambientali, all’impatto socioeconomico e alle questioni relative ad accessibilità e mobilità, i rappresentanti delle categorie tecniche (architetti, ingegneri, medici, infermieri), esponenti del mondo ambientalista e del volontariato hanno potuto esprimere il proprio punto di vista e le proposte che sono stati poi integrate in un documento complessivo.
Tra le prime indicazioni raccolte durante i 6 incontri e illustrate agli amministratori locali c’è ad esempio la forte richiesta di garantire la centralità della persona nell’organizzazione dei servizi sanitari: si propone quindi di collocare il nuovo ospedale in un’area facilmente raggiungibile, vicino a uno dei centri abitati più importanti, in modo da garantire un'equa raggiungibilità per tutti (sia utilizzatori sia il personale che vi lavorerà). Dovrà essere integrato con le altre strutture sanitarie presenti sul territorio (per esempio, le Case della salute di Sèn Jan e di Predazzo e le RSA) e con la vita delle valli, per garantire una sua forte connessione con il sistema socio-sanitario del territorio e per esaltarne l’essenziale funzione di coordinamento e integrazione.
L’importanza di tenere conto delle esigenze di tutti i territori è stata ribadita, nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio anche dal Procuratore della Val di Fassa e dal Presidente della Val di Cembra, dal momento che anche le due valli saranno interessate dalla nuova struttura ospedaliera, benché la scelta localizzativa sia di competenza della Comunità di Fiemme.
Sia gli stakeholder sia gli amministratori locali hanno inoltre sottolineato l’importanza di procedere alla scelta della localizzazione del nuovo ospedale, avendo nel frattempo chiarito la destinazione futura della struttura attualmente esistente a Cavalese.
“La massima condivisione con il territorio per un’opera così rilevante è indispensabile e il processo partecipativo si sta dimostrando la strada giusta per garantirla - ha commentato il presidente della Comunità di Fiemme, Fabio Vanzetta - La costruzione di un nuovo ospedale è una decisione cruciale per il futuro della nostra comunità. È fondamentale che ogni cittadino sappia che può partecipare a questa scelta. Solo attraverso un coinvolgimento attivo della popolazione, che ascolti le esigenze e le preoccupazioni di tutti, possiamo garantire che l'ospedale sia un punto di riferimento facilmente accessibile e funzionale per tutti. Insieme, possiamo costruire un sistema sanitario più vicino alle necessità dei nostri concittadini e migliorare la qualità della vita di ognuno di noi”.
Proprio per ascoltare la popolazione residente, il processo partecipativo prevede a questo punto tre momenti di ascolto e confronto che si terranno a partire dalle 20.15 lunedì 10 febbraio al Palacongressi di Cavalese, martedì 11 al Teatro Comunale di Predazzo e mercoledì 12 alla sala Bavarese di Tesero. A ogni incontro potranno partecipare un massimo di 100 persone, previa iscrizione sul sito del processo partecipativo.
Per consentire di informarsi e documentarsi nel modo più approfondito possibile, sul sito dedicato all’interno del sito della Provincia autonoma di Trento.