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Lombardia, un Osservatorio regionale per i Grandi Carnivori

"Per monitorare, informare e fare prevenzione"

Milano - Per un’attività di monitoraggio e di supporto tecnico scientifico relativa alla presenza di grandi carnivori (lupi e orsi) verrà a breve istituito un Osservatorio alla cui progettazione e realizzazione stanno partecipando 15 soggetti tra enti locali e organizzazioni pubbliche.

Scopi e funzioni di questo nuovo ente sono stati approfonditi oggi nel corso di una riunione congiunta tra le Commissioni Agricoltura e Montagna alla presenza di alcuni responsabili di Ersaf (Ente regionale servizi agricoltura e foreste Lombardia) e dell’Assessorato regionale al Territorio. La riunione è stata presieduta da Giacomo Zamperini (FdI), Presidente della Commissione Montagna, e da Floriano Massardi (Lega), Presidente della Commissione Agricoltura.

Da parte dei relatori auditi è stato auspicato che la denominazione del nuovo ente venga modificato da Centro Tecnico a Osservatorio, a sottolineare che la sua azione verterà soprattutto negli ambiti del monitoraggio (sempre più puntuale e dettagliato) e delle iniziative di formazione e di prevenzione. Lo scopo è quello di fornire informazioni su basi scientifiche e di promuovere una corretta comunicazione sul tema. Il varo dell’Osservatorio, che sarà a disposizione di enti e cittadini, è previsto avvenga entro il mese di giugno.

Floriano Massardi (Lega): “Raccogliere il Dna dei predatori
Anche il nuovo Report con i dati relativi alla presenza di grandi carnivori sul territorio lombardo è in dirittura d’arrivo e da parte dei Consiglieri regionali è stata fatta presente la sensazione di un fenomeno in crescita, considerata le segnalazioni di branchi di lupi anche nelle zone di pianura. “La nostra attenzione è massima -ha detto il Presidente della Commissione Agricoltura Floriano Massardi (Lega)- e per quanto mi riguarda ho già presentato una mozione che affronta alcuni aspetti dell’argomento chiedendo un salto di qualità nell’attività di monitoraggio. In particolare la proposta intende impegnare la Giunta a promuovere la raccolta, a seguito delle aggressioni o predazioni, dei campioni di Dna direttamente dalle ferite o dai tessuti danneggiati dalle vittime, sia uomini che animali. Ciò al fine di distinguere se si tratti di lupo di un ibrido cane-lupo”.

Chiesto il coinvolgimento delle associazioni agricole
L’audizione era stata richiesta dal Consigliere Carlo Bravo (FdI), Vice Presidente della Commissione Agricoltura, che ha dichiarato: “Oggi abbiamo appreso che sul totale dei fondi stanziati per il progetto Life NatConnect 2030, che interessa tutto il bacino padano e ammonta a 46 milioni di euro, 75 mila per anno saranno destinati al capitolo dei grandi carnivori. Inoltre abbiamo appreso che il Centro regionale grandi carnivori cambierà nome: sarà un Osservatorio con il compito di monitorare, raccogliere dati ed attivare azioni per la prevenzione dei danni. Si tratta di un cambio di denominazione frutto di una nostra specifica richiesta.
Abbiamo infine sollecitato la necessità di coinvolgere, nell’ambito del progetto, anche le associazioni di categoria agricole, certi che il loro prezioso contributo sia fondamentale per renderlo ancora più efficace”.

ZAMPERINI E SCHIAVI: CREEREMO UNA TASK FORCE A DISPOSIZIONE DEL TERRITORIO E DEI CITTADINI

L’audizione di oggi – ha commentato il Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia, Giacomo Zamperinirappresenta un’importante punto di svolta su un tema di cui ci occupiamo da oltre due anni. In passato, non era mai stato considerato, ma dopo aver costituto il Gruppo di Lavoro sui “Grandi Carnivori”, i risultati cominciano ad arrivare. Grazie al lavoro di questi mesi, finalmente sono state accolte le nostre richieste e, rimodulando un progetto iniziale, a breve nascerà l’Osservatorio Grandi Carnivori, uno spazio dove i tecnici e gli esperti potranno mettere a confronto i dati e le innovazioni tecnologiche. Si compie così un passo importante verso una gestione seria della tematica, per evitare da una parte di alimentare falsi miti ed inutili allarmismi, dall'altra per affrontare seriamente un problema che oggi riguarda la nostra regione, trovando soluzioni efficaci che ci portino ad adottare un piano di controllo dei grandi carnivori, prima che sia troppo tardi. Finalmente, dopo il declassamento, con l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, stiamo avendo dei confronti molto importanti anche con le altre regioni dell’arco alpino per predisporre una linea comune d'intervento su monitoraggio, prevenzione e gestione dei lupi”.

L’Osservatorio – aggiunge il Coordinatore del Gruppo di lavoro Grandi Carnivori di Regione Lombardia, Giacomo Zamperini - avrà il ruolo principale di dare strumenti per la prevenzione e la mitigazione dei danni, oltre a formare tecnici, operatori e, soprattutto, fornire supporto gli allevatori. Un passo avanti sarà finalmente anche la costituzione di una Task Force specializzata, la WPIU (Wolf Prevention Intervention Unit), un vero e proprio “SOS lupi” al quale il territorio, i cittadini e le istituzioni potranno rivolgersi per avere informazioni puntuali ed un pronto intervento sul tema lupo, immaginando anche di predisporre un numero telefonico dedicato che possa fornire indicazioni sui corretti comportamenti da adottare in tempo reale”.

L’Osservatorio regionale sui grandi carnivori - afferma il Consigliere regionale bergamasco Michele Schiavi - verrà istituito entro giugno 2025, ed avrà il compito di analizzare i dati e produrre il report annuale sulla presenza dei lupi, condividere buone pratiche e coordinarsi a livello nazionale ed internazionale con tutti gli enti coinvolti nella gestione del lupo”.

A partire da marzo la Commissione Europea potrà procedere con l’iter per arrivare al declassamento del lupo (è necessario aspettare tre mesi dal voto della Convenzione di Berna, ndr) e mi auguro che ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile: è assolutamente necessario fornire alle regioni gli strumenti adatti per gestire e contenere la specie lupo, anche prevedendo una riduzione del numero degli stessi sul territorio” conclude Schiavi.

Durante l’incontro – concludono Zamperini e Schiavi - abbiamo ribadito anche la necessità di coinvolgere maggiormente le associazioni agricole ed i rappresentanti del pastoralismo lombardo, certi che il loro contributo sia indispensabile per rendere questo lavoro realmente efficace. Vogliamo ringraziare ERSAF, Regione Lombardia con i diversi assessorati coinvolti per il loro contributo e, soprattutto, i Carabinieri Forestali, la Polizia Provinciale e tutti coloro che stanno dando un grande mano nella gestione dei grandi carnivori in Lombardia e che saranno decisivi per avere un piano di monitoraggio e controllo efficace”.
Ultimo aggiornamento: 22/01/2025 19:38:18
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