Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Primi impegni del 2025 del Consiglio provinciale di Trento

Discussione in conferenza dei capigruppo

Trento - Il presidente del Consiglio provinciale di Trento ha presentato un pacchetto composto da 14 proposte di mozione, il presidente Soini ha presentato al punto 4 i disegni di legge 8/XVII di Claudio Cia (introduzione della figura del "consigliere delegato" in Giunta) e 2/XVII di Luca Guglielmi (in tema di Consiglio provinciale dei giovani). Il primo di questi due testi è stato il principale tema affrontato per quasi due ore dai presidenti dei gruppi. Le opposizioni (per primo Filippo Degasperi) hanno chiesto al capogruppo della Lega Mirko Bisesti e all'assessore Mario Tonina precise rassicurazioni sul fatto che non verranno depositati emendamenti mirati a introdurre in extremis un tema politicamente molto sensibile e rilevante come quello del terzo mandato per il presidente della Provincia.

Il presidente Soini ha tenuto a rilevare come nessun atto in tal senso sia stato presentato presso gli uffici di palazzo Trentini, mentre Bisesti e Tonina hanno spiegato che "ad oggi" la maggioranza non si è ancora confrontata al proprio interno su questa possibile prospettiva. "Personalmente sarei per rivedere in generale l'attuale legge elettorale - ha precisato Tonina.
- Il mio segretario di partito ne parla, ma noi non abbiamo ancora approfondito nulla".

Le risposte di Bisesti e Tonina non hanno tranquillizzato le minoranze, come chiarito da Francesco Valduga, Alessio Manica, Lucia Coppola, poi anche da Paola Demagri: il tema è politico - hanno detto - e prendiamo atto che non possiamo ottenere dalla maggioranza la sicurezza che in aula il ddl Cia non venga allargato. Per questo Manica ha chiesto che esso venga discusso senza tempi non contingentati, ottenendo subito l'appoggio dei colleghi capigruppo di minoranza. "Se venerdì prossimo risulterà che nessun emendamento è stato depositato - questa la promessa, formulata da Valduga - noi non eserciteremo alcuna forma di ostruzionismo".

Il presidente Soini ha ricordato che il 29 ottobre la capigruppo aveva definito in 4 ore il monte ore massimo per la discussione del ddl Cia nelle sedute d’aula del 5-6-7 novembre. Anche Vanessa Masè e Luca Guglielmi si sono espressi contro questo cambio di rotta, mentre Claudio Cia, titolare del ddl in discussione, ha espresso rammarico e perplessità di natura tecnica per la richiesta delle minoranze.

L'ordine del giorno per l'aula di gennaio si chiude al punto 20 con il ddl 37/XVII finora paralizzato dall'ostruzionismo delle minoranze, contrarie al passo avanti urbanistico verso il completamento dell'autostrada Valdastico. Se il ddl Gottardi non verrà trattato nella tornata d'aula di gennaio – ha chiarito Soini - tornerà poi sul tavolo anche a febbraio.
Ultimo aggiornamento: 08/01/2025 01:07:10
POTREBBE INTERESSARTI
L’altoatesino Alex Vinatzer è uscito, solo Stefano Gros parteciperà alla seconda manche
Convenzione con CAL, 22 milioni di euro dalla Regione
ULTIME NOTIZIE
Brescia - La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza un 23enne per rapina ai danni di un anziano nei pressi di via...
Leno (Brescia) - I carabinieri della Stazione di Leno, in collaborazione con il militari del Nucleo Operativo e...